Cappella di San Lorenzo
Nelle parcelle dei creditori della Comunità di Sangano,
per l'anno 1608, troviamo tra esse il pagamento di fiorini 6 a favore di Giacomo
Frayti: "per tre giorni vacati in far la porta alla chiesa di Santo Lorenzo".
Già nel 1265 è citata la località "alla fontana
di San Lorenzo". C'è un nesso tra questa e il titolo della chiesetta:
di solito è il luogo che prende nome dalla chiesa. San Lorenzo sorse,
appena fuori dell'abitato, sulle prime terre abbaziali date a censo. Gli elementi
romanici della primitiva facciata rivolta ad occidente, ora quasi del tutto
coperti dall'intonaco, avvalorano l'ipotesi che l'edificio risalga alla metà
del secolo XIII. Nel 1608 fu dunque rifatta, fu restaurata ancora nel 1750
e nel 1758; del secolo XVIII sono l'attuale facciata e il portico. Come le
altre cappelle, non fu consacrata, ma solo benedetta.
"L'anno 1738, alli 10 di agosto, è
stata benedetta la cappella di San Lorenzo posta sopra le fini
e sotto la parrocchia di Sangano, riparata detta cappella e restaurata, è
stata dissi, benedetta da me, sig. Antonio Borgarello di Cambiano presentaneo
prevosto... come delegato dall'Ill.mo Sig. Vicario Arcivescovile".
Il 30 agosto 1630 Biagio Cordero, "nella via a presso
Santo Lorenzo et vergero dell'infrascritto testatore oue giace dentro una
cabana constritto e detenuto di morbo contagioso", fa testamento alla
presenza del prevosto Francesco Gallo, di Chiaffredo Merlo, Vito Forchiero,
Michele Perino, Andrea Paduano, Giacomo Barone e Gio.Lorenzo Forno.
Prima di ritirarsi in isolamento ha portato e nascosto la sua lingeria nella
pezza di alteno che ha a Coperato, "per rispetto del morbo". Non
c'è, o non c'è ancora, il lazzaretto: l'appestato si è
ritirato in una capanna nel suo orto presso la strada di San Lorenzo.
È una soluzione resa possibile, quasi naturale, dalla
realtà del territorio: un borgo di 300 abitanti pressoché tutti
concentrati attorno alla "chiesa vecchia" dedicata a San Solutore
edificata quasi subito dopo la visita pastorale del 1584, in sostituzione
della antica chiesa di Santa Maria dell'Assunzione ormai inagibile e detta
parrocchiale.
Tutto intorno la campagna frazionata in pezze di prati, campi, alteni, vigne,
orti e vergeri con capanni e fabbricati rustici.
Possiamo capire la curiosità del lettore che vorrebbe conoscere il
numero dei morti di peste. Ci spiace deluderlo: è storia di oltre 380
anni fa. Biagio Corderò è per Sangano testimone e figura
rappresentativa di questo triste periodo.
Non abbiamo elementi seri per stabilire se Sangano, nel 1630,
avesse subito come Avigliana, Piossasco, Orbassano e Rivoli una sensibile
riduzione della popolazione a causa della peste, del saccheggio e dell'abbandono
delle case e delle campagne.
A Orbassano erano morti di peste 600 dei 1000 abitanti, a Rivalta un terzo.
La campagna aveva cambiato aspetto perché molti terreni, per l'estinzione
di intere famiglie e l'abbandono delle case, erano ridotti a gerbidi.
Ciò che non si poteva cancellare, nei primi decenni del Settecento,
tanto tormentato da eventi bellici e dall'imperversare di malattie e di svariate
cause che rendevano molto breve la vita, era la realtà della morte,
accolta come un fatto naturale ineluttabile, con il quale bisognava fare i
conti realisticamente, da accettare serenamente.
L'autore fa questa considerazione che è fondata su decine di migliaia
di testamenti della Provenza, passati al computer da uno storico francese.
Tutti iniziano con una frase scritta di proprio pugno dai colti e dettata
al notatio dagli analfabeti... "Considerando che nulla è più
certo della morte, nulla più incerto della sua ora, io sottoscritto
dispongo..."
Tutto è regolato in anticipo, in semplicità e pace,... e tutto
è pervaso non dalla disperazione e neppure dall'inquietudine o dalla
paura, bensì dalla speranza.
A Sangano il notaio non era senza lavoro; veniva convocato a casa del... morituro
e, con la solennità del rituale che la situazione richiedeva, prendeva
posto sulla sedia predisposta per lui e, con ai lati quattro o cinque testimoni,
raccoglieva le ultime volontà.
A tutti sia manifesto conciossiache la morte et vitta siino nella mani divine
et che Biaggio Sebastiano Corderò sii personalmente dentro una cabana
constritto et ditinuto di morbo contagioso, sano di mente, ha fatto suo testamento
(30 agosto 1630)... Et prima ha raccomandato l'anima sua al Signore Iddio
e alla Gloriosa Vergine Maria a qual richiede perdono di tutti i suoi peccati....
Dopo questa introduzione seguono sempre minute disposizioni per il funerale,
per la celebrazione di messe entro il mese, messe gregoriane, la "ricordanza"
dopo uno o tre mesi, all'anniversario, talvolta anche sul numero delle torce
del funerale e delle messe di ricordanza, per lasciti o offerte a qualche
Compagnia.
Gli elementi romanici della primitiva facciata rivolta
ad occidente, ora quasi del tutto coperti dall'intonaco
Particolare della primitiva facciata rivolta ad occidente
San Lorenzo oggi
PROGETTO COFINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA F.E.S.R.
FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE
DOCUP OBBIETTIVO 2 2000 - 2006 - MISURA 4.1a
Importo lavoro euro 165.736,34
Sicurezza euro 10.231,47
Totale euro175.967, 80
ENTE ATTUATORE
COMUNE DI SANGANO
OGGETTO: BONIFICA AREA EX CIMITERO E RESTAURO COMPLETO DELLA
CAPPELLA ROMANICA DI SAN LORENZO
Il cimitero
dal 1811 al 1978
1 maggio 1810
Copia dell’instruzione e calcolo
Per la formazione del cimitero nel comune di Sangano
1 – Il cimitero sarà costrutto a mezzo giorno
del capoluogo, nella regione di San lorenzo, dalla parte di mezzo giorno della
cappella ivi esistente in retta linea.
2 – Il terreno occupato per detto cimitero sarà di ondici tavole
antica misura 4 pertiche e 19 …. Cioè il locale sarà di
dieci tavole compresa la muraglia di cinta, ed una tavola sarà pel
fosso qui appesso designato. Il prezzo del terreno e di fr 55
3- Si fprmerà dalla parte di mezzogiorno del cimitero., un piccol fosso
della profondità di due piedi della larghezza d’un piede e oncie
nove per tutta l’estensione della muraglia lasciata da questa la distanza
la distanza legale, a fine che le acque derivanti dai prati superiori possano
avere suo libero corso fuori della muraglia del cimitero.
4 – La muraglia di cinta a levante sarà collegata col pilastro
del portico della chiesa, e continuata a mezzo giorno in retta linea per la
lunghezza di due trabucchi e mezzo.
La seconda muraglia a ponente sarà collegata colla muraglia della cappella
e continuata a mezzo giorno per lunghezza di tre trabucchi e tre piedi la
terza muraglia da levante a ponente dalla parte de mezzo giorno in linea parallela
della chiesa e portico, della lunghezza di due trabucchi e mezzo saràcolligata
alle due altre muraglie di nuova costruzione di maniera che la cappella portico
e muraglie formeranno un piano quadrilungo per angoli retti, tutte dette muraglie
della larghezza di dodici oncie dell’altezza di sei piedi comprese le
fondamenta di maniera che l’elevazione delle muraglie al livello del
piano del cimitero sarà di quattro piedi e mezzo.
5 – Tutte queste tre muraglie saranno costrutte con
buona calce, e lisciate tanto nel dentro del cimitero, che fuori nella loro
facciata, senza potersi servire di d’alcuna quantità di terra,
e si dovrà a ogni altezza d’un piede liprando fuori terra far
al di fuori delle muraglie, una linea visibile di mattoni in giusta direzione
e simetria e medesimamente al colmo della muraglia si dovrà fare un
dado di mattoni, sul quale si poseranno le lose di coperto alle muraglie p
300
6 – Le dette muraglie saranno coperte come sovra di lose, che saranno
formate secondo la buone regole dell’arte della larghezza non minore
di quattordici oncie, per riparare la muraglia dalle intemperie.
7 – come il terreno a occuparsi pel cimitero è molto sassoso
si dovrà in primo luogo e prima di costrurre le muraglie scavare e
ben roncare il terreno sino alla profondità di due piedi, trasportare
ogni materiale fuori del cimitero, e siccome col trasporto de’ materiali
il locale del cimitero resterà più basso della superficie dei
beni attigui, si dovrà comdurre altrettanta terra in detto cimitero,
che sia buona, e ben crivellata, per elevare il suolo non meno di sei oncie
al di sopra del livello dei beni confrontanti al fine che si possono fare
le fosse della profondità prescritta dalla legge
Data Sangano li 21 agosto 1810
Pola Bertolotti Segretaro
Archivio Storico Comune Sangano
Nel 1810 la comunità costruì sull'area annessa al lato sud della cappella di San Lorenzo, di proprietà del Comune, il nuovo cimitero, abbandonando quello provvisorio che era stato costruito al lato nord della chiesa nuova dei SS. Martiri.
L'anno 1811 per decreto Monsignor Arcivescovo di Torino Giacinto Della Torre 20 agosto 1811 io delegato dal medesimo ho benedetto Solennemente il Cimiterio nuovo, eretto da questo Comune, essendo Diacono, e Suddiacono li sig.ri D. Corderi di Bruino e D. Gastone maestro di Trana, e questa benedizione solenne col suo discorso, fatta nel luogo del luogo alla presenza di numeroso Popolo di tal Parte, che forestiero, alli 24 novembre del suddetto anno. Conte Prevosto
Don Giacomo Andrea Conte frate dei Minori Conventuali
parroco dal 1807 al 1818. Morto nel 1818.
anno 1810
parziale del disegno
superiore con evidenziati:
l'antica Piazza pubblica in grigio
la Chiesa dei SS. Martiri in giallo
la cappella di San Lorenzo in giallo
il cimitero del 1811 azzurro
|
disegno della mappa
Rabbini anno 1864
il cimitero nel 1864 con solo la parte sud
GIALLO= Cappella di San Lorenzo - ROSA= cimitero del 1811
- ROSSO= lato cimitero ampliato nel 1928
ARANCIO= casa - VERDE= Ristorante Bar
Mappa aggiornata anno 1931
Mandato di pagamento bilancio 1927
20 febbraio 1927
Sig. Esattore Tesoriere di Orbassano
Rimborso spesa di ispezione per l'amplificazione del locale Cimitero £.
150
Il Podestà Giovanni Bonassi
Torino addì 16 giugno 1828
La Comunità di Sangano autorizzata con provvisione
del 29 marzo 1810 dall’inallora Prefetto del Dipatimento, avendo preso
un’imprestito dalla Congregazione di Carità la somma di £.
1000 per essere impiegata nella costruzione di un nuovo cimiterio ed in ora
ricorsa con ordinati delli 8 aprile e 30 maggio p.p. ond esser autorizzata
a farne la restituzione, e servirsi perciò del fondo d’avanzo
risultante dal Causato del corrente esercizio ascendente £. 4313.75.
Quantunque la mora stabilita per la restituzione di questo capitale fosse
di tre anni da comminuire dal giorno del contratto, tuttavia d’accordo
tra le parti la somma rimase sinora a mani della Comunità che continuò
a corrispondere alla Congregazione i relativi annui interessi in £.
50 siccome risulta dal (…) del causato, e per tal modo non si pensò
a stanziare neppur nel corrente anno le £. 1000 per l’estinzione
del capitale, che viene però attualmente richiamato dalla Congregazione
predetta perché necessario ad un qualche suo particolare negozio.
Parendomi che nulla possa ostare ad accogliere favorevolmente la dimanda della
Comunità di Sangano ritenuto ch’essa tiene disponibile il fondo
di £. 4313.75 e che mediante il pagamento del capitale in questione
viene anzi a sgravarsi delle annue £. 50 suddette; io (…) a V:S.
ill.ma gli ordinati su declinati col relativo instromento stipulatesi tra
le parti affinche si compiaccia di compartirmi all’uopo l’opportuna
superiore di Lei autorizzazione.
Mi pregio rinnovarmi con insuperabile rispetto
S.V. Ill.ma
Archivio di Stato Torino
fotografie anno 1995
Il Cimitero è stato soppresso con deliberazione Consigliare del 19/9/1978.
Cappella di San Lorenzo
Il Limbo
Limbo: Luogo e condizione delle anime di
coloro che (come i bambini o i giusti vissuti prima di Cristo) sono morti
senza battesimo e non hanno perciò lavato la colpa del peccato originale.
La Chiesa abolisce ufficialmente il limbo. Un documento della Commissione
teologica internazionale approvato dal Papa afferma infatti che il tradizionale
concetto di limbo - luogo dove i bimbi non battezzati vivono per l'eternità
senza comunione con Dio - riflette una «visione eccessivamente restrittiva
della salvezza».
Lato sud
La tomba dei Caduti
Sulle pareti si possono vedere i segni di antiche sepolture
Lato nord
la croce demolita durante i restauri
particolare della croce che ore non esiste più
Fam. Tarquino
Fam. Ramassotto Maurizio il pioniere "pilota di aerei e auto"
Cristianamente mancava ai suoi cari Maurizio
Ramassotto,
la moglie, la figlia, i nipotini e parenti tutti angosciati partecipano a
funerali avvenuti.
La cara salma riposa nel Cimitero di Sangano vicino ai suoi cari.
Torino 1 luglio 1951
La Stampa 4 luglio 1951
Fam. Andruetto Dovis
Fam. Chiarbonello
Fam. Verona Renzo e Ramassotto Cesarina (sorella dell'aviatore)
Camera mortuaria
Ossario
Fam. Pecchio
Sepolture anni 1940 - 48
Sepoltura 1939
Interno della cappella di San Lorenzo
Affresco all'interno della cappella
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Maria Teresa Pasquero Andruetto