Le Prese di Sangano
“O vej 'd mia
ca, cost sangh che an ancaden-a
A l’è 'd na fòrsa che a tëm nen la mòrt:
basta che iv pensa për che im senta fòrt
për che im senta la ment ciàira e seren-a”
di Giuseppe Pacotto "Pinin Pacòt" scrittore 1899 - 1964
Festa di Santa Maria Maddalena
Descrizione di una casa delle Prese nell'anno 1753
Archivio di Stato di TORINO
Mappa antica anno 1757
CICLAMINO=Prese due nuclei abitati, case Andruetto e case
Marone
GRIGIO=bosco ceduo, ROSSO= castagneretti per pali delle viti e castagneto
da frutto, GIALLO= campi, VERDE= prati,
LILLA= Pianeti grandi e Pianeti piccoli pascolo comune, ROSA=Rochette terre
aride, NERO=sentieri, AZZURRO= rio del Lupo e bealera superiore
Archivio di Stato di TORINO
Mappa Napoleonica 1812
tipo di coltivazioni - elaborazione propria
GRIGIO= bosco ceduo, ROSSO= castagneto da
frutto, GIALLO= campo o campo arborato, NERO= sentieri
BLU= pascolo, ROSA= abitato, VERDE= prato o prato arborato, VIOLA= terre aride
o brossaglie
Archivio di Stato di TORINO
Mappa Rabbini 1864
Foglio II le Prese - tipo di coltivazioni - elaborazione
propria
GRIGIO= bosco ceduo, ROSSO= castagneto da frutto
GIALLO= campo o campo arborato, ROSA= rocce terre aride
VERDE= prato o prato arborato, VIOLA= pascolo comune
Mappa aggionata al 1931 - NERO= i sentieri - AZZURRO= le sorgenti - BIANCO= abitato
Foglio 11 Prese Ca’ Maroun e Ca’ Andervet
- tipo di coltivazioni |
Foglio 10 Prese Verdina
- tipo di coltivazioni |
I campi venivano
coltivati a segala, biada, poco grano, patate, barbabietole e rape
Le piante da frutta: pere, ciliegie, mele, noci e ramassin gialli e neri,
sotto i castagneti pascolavano i bovini - animali: bovini e due o tre pecore
per la lana. Le foglie secche venivano raccolte e usate nella stalla come
lettiera per i bovini
|
Come avveniva la raccolta e il trasporto delle foglie
Con questa testimonianza
possiamo capire come si viveva alle Prese di Sangano, |
Alle Prese
vi sono tre nuclei di case: Ca’ Maroun, Ca’ Andervet e la Verdina
(case Marone e Andruetto dal cognome delle famiglie del luogo)
Anticamente questo luogo (Sangano) era molto più importante di quel
che lo sia di presente: viene indicato sia come corte in un solenne atto,
cioè nella carta di fondazione dell’abbazia de’ Ss. Solutore
Avventore ed ottavio, fatta da Gezone vescovo di Torino verso il fine secolo
X: ivi si legge Curte quae dicitur Sanganum, vallis Novelasca, palatiolum,
Susinascum, et regianum prope vel juxta eamdem Curtem jacentes.
Il vescovo Landolfo, successore di Gezone, nella sua carta di conferma dell’anno
1011 ripete lo stesso, aggiungendovi le chiese di altri circonvicini villaggi
dipendenti allora dalla pieve di Sangano; la qual terra vi si fa come centro
e capo di quelli, cioè de Trana, de Bruino, de Plociasco, de Rheano,
de Prelis, de valle de Novelasca…et omnem decimam totius
Curtis de Trana et de Bruino et de valle de Novelasca, et de Prelis, et de
Bassa et de Cursano.
Alcuni di quest villaggi sono distrutti, e di alcuni altri che tuttora esistono
si alterò il nome, come de Prelis oggi le Prese,
Bassa villar di Basse, non diverso da Bacianum o Basianum dell’Ottoniano
diploma del 1001. La terra di Sangano giace appunto quasi nel centro alla
destra del torrente da cui sembra aver tolto il nome, quantunque l’uno
già si denomini Sango e Sangone, e l’altra Sanganum nel X secolo
come apparisce dalle sopraccennate carte, e da una del marchese Adalberto
dell’anno 929.
G. Casalis, Dizionario degli stati sabaudi, alla voce Sangano – Torino
1849
Descrizione
di una casa delle Prese nell'anno 1753 - Accompra d'Antonio Andruetto da Claudio
Bernardino Ferro
L’anno del Signore mille settecento cinquantatre et alli quindici del
mese d’aprile doppo il mezo giorno fatto in Piossasco e Palazzo dell’ill.ma
Sig.ra Contessa Piossasco Piobesi e Bardasano, ivi avanti meco notaio sottoscritto,
et alla presenza ivi detti Giuseppe Antonio Bertetto di questo luogo et del
Sig. Enrico Baudino testimoni colle parti cogniti …
Ad ognuno sia manifesto che alla presenza delli suddetti et infrascritti testimoni
et avanti a me notaio sottoscritto personalmente constituito Claudio Bernardino
Ferro del fu Michele delle fini di Sangano, il quale in ogni miglior modo
e sia di raggione possibile et secondo l’uso e natura delle cose, e
beni situati sovra dette fini (borgata Prese) di Sangano e vendita luoro,
spontaneamente liberamente per se suoi eredi, ha dato venduto, trasferito,
allienato, e rimesso, come per virtù del presente istrumento da (illeggibile)
cede trasferisce, alliena e rimette, ad Antonio Andruetto(1709-1788) fu Giacomo
(1672-1742) di dette fini presente ed accettante per se suoi eredi, cioè
un corpo di fabbrica, distrutta e rovinata costituente casa focolare al piano
terra crotta con scala al piano di terra sovra coperto, salvo detta casa,
coperta una parte fra coppi e paglia, con ajra orti, sitti
ragioni et pertinenze in tutto di giornate una situati sovra dette fini di
Sangano (b.ta Prese) et reggione detta Rocheria
coerenti, a levante detto accompratore a mezzo giorno Pietro Andruetto, a
ponente Pietro Spesso a notte detto Spesso e detto accompratore, salve altre
coerenze se vi fossero,…
Nel 1610 la famiglia Rocha risiedeva alle Prese, come risulta dagli atti della parrocchia di Trana
Censimenti Sangano anni: 1560 ab. 250 -
1571 ab. 262 - 1612 ab. 351 - 1734
ab. 420 - 1741 ab. 332 - 1753 ab. 388 -
1774 ab. 513
Censimento dell’anno 1780 - Alla Borgata Prese, che
devono essere 14 in 15 famiglie delli Tarquini, Marone, Spesso ed Andruetti
che si calcolano persone n. 65, ed voci per inteso dal Sig. D. Gattino che
il n. delle persone secondo la notta dal medesimo fatta in occasione dell’economato
della Parochia ascende al n. di 540. (trascritto come da originale)
Censimento dell’anno 1825 – Capoluogo 359 –
case sparse 107 - Borgata Prese: Spesso, Marone e Andruetto 47 totale = 513
Censimento dell’anno 1845 – Capoluogo 438 –
case sparse 106 - Borgata delle Prese: Spesso e Andruetto 57 – totale
601
Censimento dell’anno 1848 – 525 - Borgata delle
Prese: Spesso e Andruetto 53 – totale 578
Censimento dell’anno 1861 – Capoluogo 544 - Borgata
delle Prese: Spesso, Andruetto e Ruffino 66 – totale 610
Censimenti anni: 1871 ab. 621 – 1881
ab. 603 – 1901 ab. 550 – 1911
ab. 506 – 1921 ab. 443 – 1931
ab. 423 – 1936 ab. 419
Censimento dell’anno 1951 – Capoluogo 358 case
sparse 179 – Borgata Prese 12 – totale 549
Anno 1861 - Rosso Sig. Sacerdote D. Gianni,
maestro di scuola degli alunni della "borgata
Prese" - Retribuzione nella di lui qualità
controscritta pell'anno 1861 £. 50
La scuola fu chiusa definitivamente al termine dell’anno scolastico
1921/22. Dall’anno scolastico 1922/23 avevano continuato a frequentare
la scuola, ma recandosi alle Prese di Piossasco, probabilmente per l’esiguo
numero di bambini in età scolare.
21 novembre 1922 Tema La mia scoletta e situata in mezzo alla due borgate. E vicina alla trada, attaccata alla chiesa. Al di fuori e brutta perché non è bianca, ma dentro mi piace perché è bella bianca e pulita. Ha due finestre una più grande dell’altra e una porta, le pareti sono vuote vè solo il crocifisso la lavagna e il pallottoliere. I banchi sono brutti dondolano faccio muovere i miei compagni, e loro fanno muovere me. Si può scrivere abbastanza bene. Preferisco l’altra scuola perché quando nevica ero più vicino. I banchi erano migliori, però non era tanto chiara, e più nera. Nella mia scoletta mi trovavo bene. voto 8 (trascritto come da originale) |
22 febbraio 1923 Tema La
strada che debbo percorrere per venire a scuola è brutta. Vicino
alla strada vi sono rocce, alberi, castagni. La strada che passa in
mezzo a una borgata, e soltanto una mulattiera(1).
Vicino alla strada vi è una fontana . Nelle rive della strada
vi e ancora della neve. A un certo punto io lascio la strada e passo
per un sentiero in mezzo ai prati e boschi. Percorrendo il sentiero
vedo una distesa di pianura e qualche collina. |
(1) Comune di Sangano mandato di pagamento per giornate di lavoro allargamento sentiero - ora strada Prese di Sangano a quelle di Piossasco somma stanziata nel bilancio 1928 £. 1000, costo totale £. 990 a: Spesso Vito, Andruetto Natale, Andruetto Giuseppe, Spesso Michele, Andruetto Bernardino, Spesso Marcello, Andruetto Francesco, e Andruetto Giacomo
Alle Prese fumigavano le carbonaie. Il mestiere di carbonaio, anche nei dintorni di Sangano, era praticato già nel cinquecento ai tempi dei Duchi Filiberto I e Carlo I di Savoia, se dobbiamo credere a Luigi Gramegna che in un suo romanzo storico asserisce fosse praticato nel quadrilatero boscoso fra Rivoli, Reano, Rivalta e Grugliasco e menziona i carbonai di Roncaglia e Villarbasse. Gli abitanti delle Prese, agricoltori, si dedicavano alla produzione di carbone soltanto come attività complementare, sfruttando la loro condizione di unici abitanti della montagna in mezzo a estesi boschi a ceduo che altrimenti non sarebbero stati di molto rendimento e rubavano spazio alle coltivazioni e al pascolo. Vi si dedicavano poi in modo più intensivo gli Spesso e gli Andruetto, affittando i boschi della comunità. Aiutandosi reciprocamente preparavano degli airali (spiass); su di essi innalzavano i “camini” formati da quattro pali alti circa 2 metri, legati insieme; ai lati disponevano due piani di legna a elementi incrociati alti ciascuno 110-120 cm fino alla sommità dei pali, lasciando intorno ai camini uno spazio libero di una ventina di centimetri (ventre della carbonaia). Tutto intorno si disponeva la legna ottenendo una montagnetta conica e con spezzoni più piccoli si rivestiva la superficie esterna (camicia della carbonaia). Che poi veniva coperta con foglie secche, muschio e terra grassa umida trattenuta da tronchi spaccati disposti attorno alla circonferenza. L’accensione e l’alimentazione del fuoco avvenivano dall’alto introducendovi palate di brace e spezzoni di legna; infine si chiudeva la bocca del camino con una “losa” e si praticava uno sfiatatoio alla base della catasta. La combustione dopo nove giorni raggiungeva gli strati più bassi della carbonaia, ponendo fine al ciclo di fabbricazione del carbone. Le “carbonere” erano in funzione da marzo a settembre per rifornire i depositi dei rivenditori che richiedevano carbone di faggio e rovere per riscaldamento domestico e di castagno, molto fumoso, adatto per le forge dei fabbri e acquistato dalle ferrovie per trazione a vapore. Abbiamo trovato una annotazione di vendita compilata da Bernardino Andruetto per una partita ordinata da Stefano Regge Volpe; il 21 agosto 1813 – kg 1300 di carbone di rovere a fogo da rimettere in settembre, pattuito f (franchi o lire) 6,6 per rubbo (8-9 kg) e kg 300 di carbone di castagno a f per rubbo per il primo settembre di mattino. (rubbo = unità di peso)
1621-1622 - Alle Prese e nei boschi
della montagna il principe saliva per partite di caccia e scampagnate a cavallo
con il seguito infatti vi troviamo alle date 15-18 maggio, un rimborso spese
di 6 fiorini "per la sera e notte e a dar da disnar a un costruitore,
con un cavallo da caccia venuto con un ordine del Ser.mo Principe venuto per
far le strade [assestarle per la caccia] per la montagna". Partite di
caccia ci furono il 1°, 8 e 15 aprile.
In queste come in altre occasioni, i sindaci precettavano alcuni particolari
per servizio di S. A, compensandoli con 3 fiorini al giorno. Pietro Para e
Giovanni Garolla, l'8 e il 15 aprile ricevettero rispettivamente 6 fiorini
"per hauer vacato in due volte... d'ordine de sindaci doi giorni alla
caccia..."; e così Antonio Picho, in un giorno non specificato,
"per andar a caccia d'ordine de sindaci per servizio di S. A." e
ancora Andrea Agostino Stoisa, in data imprecisata, nel 1621-22. Battista
Pratto e Michele Rosa furono compensati con 3 fiorini al giorno per lo stesso
motivo in un giorno non specificato del mese di aprile, e Pietro Para con
Gio. Battista Gay venivano prima mandati dai sindaci a ispezionare le strade.
Matrimonio alle Prese - Giuseppe Cugno
della Borgiatta di prattovigero finaggio di Trana, et Margarita figlia del
fu Martino e Domenica giugali (coniugi) Spessa delle Prese di Sangano si sono
stati congiunti in matrimonio dal Sig. D. Bernardino Cuffia Capellano di Trana
di mia licenza nella Cappella di Santa
Maria Maddalena in dette Prese di Sangano essendosi antecedentemente fatte
le tre solite denuncie in detta parochia essendovi venuto il testimone Giacomo
Cugno di detta borgata di pravigero, et Antonio Speso delle Prese di Sangano
et questo li 19 febbraio 1708. Artuchi
Don Ludovico Artucchi parroco dal 1682 al 1725 (trascritto come da originale)
La Cappella di Santa Maria Maddalena è
stata ristrutturata nel 1984 con il ricavato delle feste in suo onore.
Anno 1686 il lupo alle Prese - Anna Maria figlia di Giacomo e Margarita giugali (coniugi) Marona delle Prese di Piossasco e stata ocisa dal lupo nella montagna (sul territorio di Sangano) li 14 8bre (ottobre) 1686 et il di seguente e stata sepolta alla Chiesa vecchia del presente luogo (Sangano) intervenendo io sott. alla funzione della sepoltura Artuchio (trascritto come da originale)
Il 6 settembre 1886 la cicogna depose
Maria Giuseppa Eugenia Andruetto sul piroscafo Nord America
L’anno milleottocentottantasei il giorno 6 del mese di settembre alle
ore 8 antimeridiane a bordo del piroscafo denominato Nord – America
iscritto al Compartimento marittimo di Genova sotto il numero di matricola
113, partito dal Porto di Genova il giorno 20 d’agosto detto anno diretto
per il Plata, con un carico di merci e passeggeri trovandosi attualmente in
latitudine 3:10 nord longitudine 27,58 ovest meridiana Greenwich.
Il Sig. Andruetto Giuseppe, contadino dell’età di anni 29 nativo
di Sangano (Prese) Provincia di Torino, ed attualmente trovandosi come passeggero
di 3° classe, imbarcato in Genova a bordo di detto Piroscafo ha presentato
a noi: Mordeo Eugenio Capitano al Comando del surriferito Piroscafo, nativo
di Genova ivi domiciliato, ed ai Sig.ri Bondenari Giuseppe nato a Bagnone,
domiciliato Pontremoli provincia di Massa Carrara Dottore di bordo, Bertora
Carlo nato a Ronco Scrivia domiciliato a Genova secondo di bordo, testimoni
da noi richiesti ed avanti le qualità volute dalla legge; un bambino
di sesso femminile di cui si è sgravata questa notte verso le ore 9,30
pomeridiane la Signora Actis Cristina d’anni 24 moglie al detto Andruetto
Giuseppe, nativa di Chivasso, ed ha dichiarato il detto Signor Andruetto Giuseppe,
dare al detto bambino i nomi di Maria - Giuseppa - Eugenia.
In fede di che noi abbiamo steso il presente atto che è stato inserito
appiè del ruolo d’equipaggio, ed è stato sottoscritto
tanto dal padre quanto dai testimoni sopra indicati e da noi dopo di averne
data loro lettura. (firme dei testi)
Al reverso
della Maddalena (antico termine di mappe e documenti) ciascuna
famiglia si cuoceva il pane al forno di Ca' Maroun, che ostentava su una
pietra una data di altro restauro +16+98
P.M.R (Pietro Marone). andata perduta nei lavori di restauro.
L’antico forno menzionato nel testamento di Pietro Marone datato 17
giugno 1664 “…et metà d’un forno il tutto coperto
a paglia et a lose...”. Il
forno è stato ristrutturato nel 1988
La luce è arrivata nel 1993
20 novembre
1697 - Conferimento scritto tanto a nome proprio che del sig. Gio Domenico
Bronzini di mio pugno haver ricevuto in qualità d’affitti delli
suddetti della Abbazia di detto luogo per gl’anni nove che vanno a terminare
nella fine del contratto da Michele e Lorenzo fu Antonio Andruetto delle prese
la somma, di lire trenta una, soldi dieci otto, dinari quattro per fitto o
sia canone annuo di fiorini ondeci e ... a detta Abbazia, che per ora si sono
adotati ... caduno come hanno fatto gl’altri affittavoli antecessori
per quanto f ... senza pregiudicio delle nostre pretensioni per il maggior
valore di detti fiorini guito li predetti Michelle e Lorenzo fratelli Andruetto
e chi spetti li Sangano 20 9bre 1697
(documento ritrovato in solaio alle Prese)
Domenica figlia di Noè et Maria giugali Dovis massari nella cassina del Sig. Priore Gio Domenico Bronzini nelle Prese finaggio di questo luogo è stata batezata da me Artuchi oggi li 23 aprile 1702 nella chiesa parochiale il padrino Martino Spesso delle Prese sudette la madrina Cattarina del sudetto Noè Dovis sorella
Le Prese oggi, a sx Ca' Maroun a dx Ca' Andervet
Prima della frana del novembre 2016
novembre 2018
Ca' Andervet 5 gennaio 2016
Cappella di Santa Maria Maddalena 5 gennaio 2016
maggio 2022
Pellegrinaggio a Pietraborga anno 1900
la Messa alla Cappella di Santa Maria Maddalena delle Prese
A sinistra Don Gho Luigi
Don Gho Luigi Parroco di Sangano alle Prese
Ca' Maroun (case Marone dal cognome degli antichi abitanti) foto primi novecento
Cappella di Santa Maria Maddalena - al centro Don Gho Luigi Parroco di Sangano dal 1886 al 1916
All'uscita dalla Messa
Ca' Maroun - le Prese
Ca' Maroun - le Prese
Ca' Maroun - 21 luglio 1941 festa di Santa Maria Maddalena
Ca' Andervet (case Andruetto dal cognome degli antichi abitanti) anno - 1939
circa
Andrutto Bernardo, Andruetto Giacomo, Ruffino Angela
a destra Michele Feroglio Podestà di Villarbasse
Ca' Andervet dipinto olio su compensato - Bellonotto Andrea anno 1996
Ca' Andervet - si vede una gerla che serviva per il trasporto a spalle di
foglie, fieno e altro
da sinistra Donato Falcone e Marcello Spesso- anno 1945
Ca' Andervet - anno 1945, da sinistra Alfredo Lorentini, Maria, Renato, Elia, Sergio, Esterina e Donato Falcone
Lorentini Alfredo e Falcone Donato sfollati alle Prese durante la seconda guerra mondiale presso la fam. di Giacomo e Esterina Andruetto
Famiglia Andruetto
Prima di allontanare la nostra conoscenza
vogliamo esprimere un piccolo commento dettato dai nostri due ospitanti. Dopo
avere trascorso venti mesi a vostra casa ricordiamo ancora quel primo giorno
che siamo giunti con voi e che ci siamo conosciuti.
In questo tempo abbiamo compreso il vostro rispetto che effettivamente avete
mostrato verso di noi non so se noi verso di voialtri è stato sufficiente,
durante questo periodo di tempo se abbiamo mancato in qualche cosa, scusate
tanto, in qualche momento tutti si può sbagliare specialmente avendo
qualche pensiero sulla testa.
Dopo avere passato giorni mesi e qualche anno con tanti vostri e nostri sacrifici
abbiamo portato la salvezza della vita e piacere ai nostri di casa, ora è
giunto il momento di salutarci, abbiamo tanto da ringraziarvi del vostro buon
trattamento e rispetto e della gratitudine che avete avuto, come ci ripetiamo
mille auguri e ringraziamenti a tutta la famiglia Andruetto.
Con distinta stima a tutti
Non ho altro, solo mi resta che inviare i nostri più cari ed affettuosi
saluti, ed un forte abbraccio chi sempre vi ricorda.
Vostri affezionatissimi Lorentini Alfredo e Falcone Donato
Arrivedere a tutti
Un migliore saluto a tutti i nostri amici conosciuti in questo dato tempo,
saluto e auguro a tutti ciao ciao
Lorentini Alfredo e Falcone Donato
Falcone Donato
Voglio ancora esprimere qualche parola, del tempo che
abbiamo attraversato insieme a tutti gli amici, in mezzo a tutti questi ci
sono state delle persone che anno partecipato ai miei interessi personali
dove che io non li avevo chiamate, incominciando dalle due bande, “pranada”
e “patracela” e inseguito la festa di Natale scrivendo le parole
principali tanto per ricordarvi di quello avvenuto, ho fatto proprio delle
magre figure per mezzo di tutta questa gente senza fare il nome tutti si ricordano
però io facendo delle magre figure agli altri resto pentito invece
gli altri non fanno caso dunque farà un po’ differenza.
Mi stanca a prolungare di tutte queste cose, indecente penna resta indimenticabile.
Falcone Donato ciao
Ca' Andervet - anno 1945, da sinistra Iolanda, Donato Falcone, Elia, Giacomo, Sergio, Alfredo Lorentini e Esterina Dovis
Pasquetta alle Prese - aprile 1948
Andruetto Giacomo, Don Vicino, Fulvio, Renzo, Renato R.,
Claudio, Gianni, Andrea, Renato S.e Iose primi anni sessanta
Ca' Andervet - anno 1962 circa
Ca' Andervet - anno 1962 circa
Ca' Andervet anno - 1974
Ca' Andervet anno - 1975
La Verdina - anno 1977
Libro
dei conti Cappella di Santa Maria Maddalena Borgata delle Prese |
Priori
1929 Andruetto Bernardo - 1930 Andruetto Francesco
1931Andruetto Natale - 1932 Spesso Vito - 1939 Spesso Marcello
1930 — 1931 L'anno finanziario si intende dalla festa di S. Maria
Maddalena; in modo che ogni anno il Prevosto trovandosi alle Prese
per la celebrazione della festa, dà il conto dell'annata che
è terminata col giorno antecedente, e le elemosine offerte
in... fatte in quel giorno sono messe in conto dell'annata susseguente,
di cui si darà conto pure nella festa dell'anno seguente. Passivo: Acquistato il presente registro per i conti=
9,00 |
1931 — 1932 Attivo fondo = 373,15 Passivo: nulla |
1932 — 1933 Attivo fondo = 391,80 |
1933 — 1934 Attivo fondo = 401,55 |
1934 — 1935 Attivo dell'anno antecedente = 432,45 Il fondo della Cappella in llire 583,50 è stato investito in un libretto postale di risparmio, intestato alla "Cappella di S. Maria Maddalena della borgata Prese di Sangano rappresentata dal Parroco pro tempore di Sangano sul quale si depositeranno anno per anno le somme che verranno aggiunte al fondo. Passivo |
1935 — 1936 Fondo risultante dal conto antecedente = 602,50 |
1936 — 1937 Attivo fondo = 596,75 |
1937 — 1938 Attivo fondo = 606,80 Passivo provvisto due ampolline = 5,60 |
1938 — 1939 Fondo = 632,05 |
1939 — 1940 Fondo = 643,45 |
1940 — 1941 Fondo = 656,30 Il fondo è impiegato in un libretto di Cassa postale intitolato alla Cappella |
1941 — 1942 Fondo = 713,55 |
1942 — 1943 Fondo = 731,45 |
1943 — 1944 Entrate |
1944 — 1945 Fondo = 838,95 Nessuna entrata per la festa, che non si è fatta |
1945 — 1946 Entrata fondo = 848,95 |
1946 Entrata fondo = 1.067,95 Uscita - Non vi fu alcuna spesa, fu riparato il tetto della cappella, ma la spesa, come quella pure della manutenzione ordinaria, fu sostenuta dai borghigiani, cosicchè il fondo, che è collocato in libretto postale intestato alla cappella e di lire 1.202,45 |
1947 Entrata fondo = 1.202,45 |
1948 Fondo al 27 luglio 1948 = 1.680 |
1949 Fondo = 1.640 |
1950 Fondo = 2.044 |
1951 Fondo = 3.252 |
1952 Fondo = 3.682 |
1953 Fondo = 3.882 |
1954 Fondo = 4.682 |
1955 colletta del Giovedì Santo = 180 |
Sorgente sdiri
In questa sorgente mettevano a bagno la canapa
Posizionata una nuova bacheca con la storia della Borgata
La Valsusa giovedì 24 dicembre 2015
Alberto Tessa
Posizionamento della bacheca all'ingresso
della borgata Prese
Città Metropolitana di Torino
Grazie alla Dott.ssa Alessandra Pucci, al Dottor Massimo Bazzetta
e alle Guardie Ecologiche Volontarie
30 giugno 2016
Finalmente è arrivato il pannello
novembre 2017
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Maria Teresa Pasquero Andruetto