Il ponte sul Sangone
Sangano - Villarbasse

1903 - 1904

 

Sottoscrizione
per il banchetto che i Comuni di Villarbasse e Sangano,
offrono agli Onorevoli Paolo Boselli e Teofilo Rossi,
il 23 settembre 1906 nei pressi del Ponte sul Sangone,
strada Sangano-Villarbasse, quota £. 4

Elenco di coloro che aderiscono al pranzo d'inaugurazione
del ponte sul Sangone del 23 settembre 1906

 

Inaugurazione del ponte sul Sangone fra Villarbasse e Sangano.
Festeggiamenti agli onorevoli P. Boselli e T. Rossi

Il tempo, che si è mantenuto superbo per tutta la giornata, ha certamente contribuito alla riuscita delle funzioni che a Villarbasse e a Sangano si sono ieri compiute per onorare i Deputati Teofilo Rossi e Paolo Boselli e per inaugurare il ponte sul Sangone, che unisce appunto tali comuni.
Questi, insolitamente ornati a festa e con innumerevoli bandiere e drappi, hanno raccolto quest’oggi moltissime persone, le quali fin dal mattino, con le tranvie da Torino e da Orbassano e con carrozze, erano giunte per prendere parte alla festa.
Verso le 10 gli onorevoli Boselli e Rossi vengono ricevuti alla stazione tranviaria di Sangano dal Comitato dei festeggiamenti e al suono della Marcia Reale, e seguiti da lungo stuolo sono accompagnati nei locali delle scuole comunali, dove viene offerto un vermout d’onore.
Quivi il cav. Micheletti sindaco di Sangano e vice-presidente del Comitato, da il benvenuto ai due illustri ospiti: ed a lui risponde brevemente, ma felicemente l’On Rossi.

Il nuovo asilo infantile

Dalle scuole si passa all’asilo infantile, che ricevette ieri si può dire il suo battesimo ufficiale, perché sorto da poco tempo per iniziativa del parroco di Sangano don Gho, e su terreno gratuitamente concesso dal Conte Schiari.
Il reverendo sacerdote espone brevemente quei sentimenti che la presenza dei deputati e lo scopo dell’istituto suggeriscono all’animo suo: e dopo di lui i bambini dell’asilo schierati in file composte cantano l’Inno Reale.
Poscia due ragazzi declamano un dialogo patriottico che rammenta l’atto eroico di Pietro Micca; e una Ragazzina racconta, con parole acconce, le gesta, pure eroiche di Maria Bricca(1).
L’on. Boselli si compiace di questo successo, che va attribuito a lodo del parroco, del sindaco e delle maestre Baudino, Benedetto e Barbera, e si augura che gli intendimenti e gli sforzi di così nobili educatori siano coronati da successo.
E parole d’occasione dice pure il consigliere provinciale avv. Richelmy.
La banda di Orbassano si pone quindi a capo di un lungo corteo, e lo guida sul ponte che deve inaugurarsi.

Il ponte

Il ponte costrutto sul torrente Sangone strada intercomunale Villarbasse-Sangano, ha tre archi monolitici di smalto cementizio della luce di m. 15 caduno: misura la lunghezza totale m. 62 ed è largo m. 5.20. Fu progettato dal cav. geom. Fontana e costrutto dall’impresa Amapone e Pia.
Sul ponte il parroco di Sangano ed il suo collega di Villarbasse compiono, fra l’attenzione e il raccoglimento religioso dei presenti, fra cui molte signore e signorine, la funzione della benedizione.
Sono oramai le 12 e quasi tutti i presenti si raccolgono sul luogo destinato per il pranzo. E una lunga tettoia posta proprio sulle rive del Sangone abilmente adattata e addobbata dal direttore degli stabilimenti della Società acqua potabile al Sangone, ing. Caroglio; e sulle tavole sono sparsi, in geniale disordine, molti fiori che dicono come su esso si siano posate due mani gentili: quelle della signora Caroglio. E’ pure oggetto di viva ammirazione il menù, distribuito ai commensali della tavola d’onore ed ai rappresentanti della stampa, elegantemente miniato su pergamena dal signor Vulten di Torino.

Il banchetto

Il pranzo è servito dal sig. Sterpone, proprietario del Ristorante Roma di Villarbasse; ed i commensali distribuiti in tre lunghissime tavole, sono circa duecento.
Alla tavola d’onore siedono: l’on. Boselli, l’onorevole Rossi Teofilo, i sindaci di Sangano e Villarbasse, cav. Micheletti e sig. Coletto, il cav. Ing. Riccardo Brayda, presidente del consorzio stradale Villarbasse-Sangano l’on. Conte Rebaudengo, l’ing. Franceschetti, direttore della Società acque potabili e l’ing. Caroglio.
Sparsi qua o la si vedono i signori Durando, rag. Giuseppe, maggiore Dell’Isola, Perello, Levrino, e Martini, membri del comitato, l’avvocato Lorenzo Bonino, il sig. Sacerdote, l’avv. Silvio Boselli, il cav. Roetti, il pretore di Orbassano avv. Lavagna, il pretore di Giaveno avv. Scarfiotti, il maggiore Cucca-Mistrot, il conte Palma di Borgofranco sindaco di Orbassano, il cav. Cassone sindaco di Rivoli, quasi tutti i sindaci dei collegi di Avigliana e Carmagnola, il conte Schiari di Varigliò, il dott. Trincheri medico di Villarbasse, il sig. Abelli direttore del dinamitificio Nobel, i consiglieri comunali di Torino Ratti e Brosio, il cav. Fornas presidente della Società Consumatori gas di Torino, e molti altri.
Alla frutta si alza per primo il segretario del comitato, sig. Colombo, per dire brevi parole di circostanza e leggere le adesioni.
Fra queste sono da notarsi specialmente quelle dei senatori Frola e Badini, dei deputati Bona, Rizzetti, Chiappero, Albertini, Sesia, Danco, Curioni, Chiapusso, Paniè, Rastelli, Medici e Marsengo-Bastia del conte Nuvoli di Rivoli, del cavalier Barberis di Giaveno, del cav. Valenzano della Società filarmonica di Giaveno e Piossasco.

Gli oratori

Primo oratore e l’ing. Brayda il quale parla come presidente del consorzio stradale Villarbasse-Sangano e quale rappresentante della città di Torino. Manda anzitutto un saluto al sindaco Frola e lo ringrazia per tutto quanto egli ha fatto per favorire la costruzione del ponte oggi inaugurato.
Fa una rapida cronistoria di questo ed a parole di lode e di ringraziamento per tutti quelli che moralmente e materialmente concorsero a compiere un’opera oramai indispensabile per i cittadini dei comuni interessati.
L’onorevole Rebaudengo quale presidente della Società acque potabili di Torino, ringrazia il cav. Brayda – artista geniale, illustratore del Piemonte – per le parole che questi gli ha rivolto. Assicura che se talvolta gli interessi spesso un poco tesi fra la Società che possiede e la città di Torino hanno potuto provocare contrasti con i comuni locali, farà il possibile che questi contrasti debbano a poco a poco scomparire. Brinda alla salute di Paolo Boselli e Teofilo Rossi – cui con parola alata tributa con incondizionate lodi – ed a quella di tutti i presenti.

“Discorsi degli onorevoli Teofilo Rossi e Paolo Boselli”

A Villarbasse

Un nuovo corteo si forma subito dopo il pranzo e procede per Villarbasse. Quivi seguì un ricevimento in Municipio, dove parlo ancora acclamatissimo l’on. Boselli per salutare i suoi elettori e per riaffermare la sua fede sicura nei principi da di lui finora professati che si compendiano essenzialmente nella sua scrupolosa onestà politica non serva di alcuna clientela.
A Villarbasse furono presentati all’onorevole Boselli i bambini dell’asilo fondato dalla sig. Genoveffa Brayda – alla quale è intestato – madre dell’ing. Riccardo, il quale ne è presidente. L’ing. Brayda – manco a dirlo a subito approfittato dell’occasione per far visitare ai presenti il torrione storico, del 1400 che esiste in Villarbasse, e sul quale egli e l’avv. Rondolino hanno fatto qualche anno fa, una pregevole monografia. E con questa visita, le feste – riuscitissime – ebbero termine.

Dall’archivio storico de La Stampa 24 settembre 1906 n. 265 pag. 2
Elaborazione propria tratta da documenti depositati presso l’archivio della La Stampa.

(1 ) - Maria Bricca
Maria nacque il 2 dicembre 1684 da Giuseppe e Francesca Chiaberge.
L’8 febbraio 1705 sposò Valentino Bricco (vedovo di Maria Odone).
Dal matrimonio nacquero 7 figli (di cui 3 premorti ai genitori): Giovanni Domenico (morto nel 1708), Giuseppe Antonio (morto nel 1710), Giacomo Pancrazio (morto nel 1713), Giovanni Domenico, Ottavia Caterina, Angela Maria e Lucia Francesca.
Maria e la sua famiglia vivevano in una casa che si trova all’incrocio delle attuali via Maria Bricca e via Calvetti. Scrive Giglio-Tos: “Esiste in Pianezza una via, che in omaggio alla memoria della nostra eroina prende il nome di Maria Bricca.
Maria Bricca morì il 23 dicembre 1733, all’età di 50 anni, e fu sepolta nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo nella tomba comune della Compagnia del Suffragio, che si trova a destra di chi entra in chiesa e di fronte all’altare del Suffragio.

“Nel 1705 le armate francesi sono entrate a Pianezza e, in preda al panico, gli abitanti si sono allontanati dalla città. Alcuni soldati francesi se la prendono con una indifesa ragazza del popolo, che è maltratta da un ufficiale. Maria scappa via, e raggiunge una caverna sotterranea dalla quale esce all’interno del castello di Pianezza, e spia da una finestra i soldati francesi. Poi sente dei passi e vede il generale francese che entra nel castello. Maria riesce allora ad allontanarsi, andandosene per la stessa via sotterranea, e raggiunge l’accampamento dell’esercito piemontese guidato dal Duca Amedeo di Savoia: qui disegna su di un foglio il percorso che ha fatto e il biglietto viene recapitato a un generale. Questi la convoca nel proprio ufficio e dà ordine che i soldati seguano Maria. Alla testa delle truppe, la ragazza le conduce dentro il castello e ben presto gli ufficiali francesi si trovano circondati. Essi si devono arrendere, e alla fine il generale italiano dà un bel bacio in fronte all’intraprendente eroina.”

 

Il ponte sul Sangone anno 1961

Il ponte sul Sangone anno 1951

 

Teofilo Rossi anno 1910

Al carissimo amico e collaboratore Ing. Riccardo Brayda
Con stima ed affetto Teofilo Rossi Torino
27 ottobre 1910

"Figlio del conte Luigi Rossi di Montelera, socio nella nota azienda produttrice di vini e vermouth Martini & Rossi, fondata nel 1847. Laureatosi in giurisprudenza all'Università di Torino nel 1886 si dedica all'amministrazione dell'azienda e del patrimonio familiare. Nel 1909 è nominato senatore del Regno e nello stesso anno diviene sindaco di Torino, incarico che mantiene fino al 1917. È ministro dell'Industria e Commercio, dal 26 febbraio 1922 al 5 luglio 1923, nel primo e secondo governo Facta e nel governo Mussolini. Muore a Torino nel 1927".

 

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Maria Teresa Pasquero Andruetto