Il territorio dei tre confini
Sangano
La “vià”
Il Carnevale, ai tempi della nonna, iniziava molto presto, anche un mese prima, un gruppo di giovani, alla sera, dopo cena, andavano fuori delle stalle, dove di solito si radunavano diverse persone per la "vià". Si lavorava, si filava, si cuciva, si chiaccherava attorno al lumino a petrolio. Questi giovani cantavano una canzone tradizionale, conosciuta come:
Martina
Di fuori si cantava una strofa e quelli dentro rispondevano con un'altra frase e così via
"Bona seira, viorie,
suma 'd Carlevé
l’uma pensa staseira
Martina venive a canté"
“Che lù; che lì
che lù che lì
che lù, che lì di fora?
suma ‘d Carlevé
i levi fait ben staseira,
Martina amnive a cantè”
Le strofe della canzone erano molte e di solito inventate all'istante, nell'intento di prolungare scherzosamente il più possibile l'entrata nella stalla ai cantori.
L'ultima strofa concludeva la canzone con:
"Durvine 'n po' le porte"
Le porte a sun duverte"
Al che si entrava ed insieme si beveva vino e si mangiavano
noci, nocciole, castagne ecc.
Si visitavano così di sera in sera tutte le famiglie, in particolare
quelle dove cerano giovani. Le ultime sere di Carnevale i giovani si mascheravamo
con abiti vecchi, stravaganti ereditati dalle nonne e andavano nelle famiglie.
L'importante era non farsi riconoscere e stupire la gente che cercava
di riconoscerli, il pranzo tradizionale della domenica grassa dei più
poveri era "Pulenta e budin' polenta e sanguinacci e terminava con
frittelle e bugie, i più benestanti cucinavano gli agnolotti.
Ricerche degli alunni delle elementari (Enrica V. 1985)
Carnevale anno 1954
Fu l’ultimo dì del carnevale
un giorno che non ebbe mai l'uguale
é successo un fatto allegro e strano
nel ridente paese di SANGANO
Dei carri da trattor trainati
furono allestiti e imbandierati
sopra vi montò la banda musicale
diretta dai Maletto e da Pasquale
che per suonar fisarmoniche e tromboni
son senza dubbio gran campioni
e con molta altra gente, circa una trentina
si parti, per visitar 4 paesi ed ogni cantina
alle quali davanti si passasse
e per incominciar si andava a VILLARBASSE
colà gentilmente accolti dagli abitanti
si fece un giro fra musiche e canti
ed una capatina in qualche osteria
cominciò col suscitar molta allegria
Quindi sotto ad un sol primeverile
a REANO si andava in grande stile
e fù proprio li a Reano
che successe il fatto strano
il Re dell’allegria, ossia il Sig. Barone
si arrampicò niente men che su un balcone
e di lassù, mani agitando
frasi allegre andava urlando
battendo i cucchiai, elettrico sembrava
intanto la banda allegre musiche intonava
e prima di, partir per altra via
una visita era d’obbligo in trattoria
E finalmente anche di lì partì la comitiva
tra la folla che salutando esclamava evviva
Dunque i carri abilmente manovrati
a TRANA senza soste sono andati
e anche li tappa nuovamente
suonando e cantando allegramente
si andò a veder com'era bello
nella trattoria del Castello
incominciava li la notte a calare
ma ancora a BRUINO si volle andare
per poi finire a SANGANO nuovamente
accolti dagli applausi della gente
che li stava già ad aspettare
per poter con lor brindare
Questo é l'esempio che SANGANO a dato
nel salutare il carneval che se n’é andato
o come sarebbe bello che da tutti imitato fosse
non si parlerebbe più di guerre e di percosse
ma di concordia, allegria ed amore
e forse sparirebbero miseria invidia e rancore.
Un cronista presente ai fatti Giuseppe Ruffino "Beppe la Guardia"
Il carnevale a Sangano
Budinè e Budinera
maschere ufficiali
1980 |
1981 Mario e Anna |
1982 Franco e Anna |
1983-1984 Claudio e Maritè |
1985 Piergiorgio e Sabina |
1986 Luciano e Sabina |
1987-1988 Beppe e Sabina |
1989 Beppe e Astrid |
1990 al 1996 Roberto e Franca |
1997 Giuliano e Chiara |
dal 1998 al 2006 Claudio e Rosa |
2007 Valter e Angela |
dal 2008 al 2011 Nello e Claudia |
dal 2012 al 2015 Marco e Claudia |
dal 2015 al 2016 Micaela e Samuel |
2017 Marco e Claudia |
2018 Mario e Claudia |
Cenni “quasi veri”
del Budinè e Budinera
Maschere di Sangano
L’attributo di “Budinè” ai Sanganesi
è legato ad un periodo in cui esisteva un mattatoio di bovini e
suini.
Dai paesi vicini, portavano i loro animali a macellare a Sangano, mettendo
così i Sanganesi in condizione di avere in abbondanza i sottoprodotti
della macellazione, ossia sangue, trippe ecc. ecc. in quanto, essendo
questi di difficile conservazione e di scarso valore, venivano in massima
parte trascurati.
I Sanganesi “da sempre risparmiatori” pensarono allora di
sfruttare questa situazione e per meglio conservare il sangue, che è
l’elemento più deteriorabile inventarono
“i budin ora sanguinacci”
Con segretissime formule “mai scritte” che
oggi solo pochi conoscono, preparavano la “ciarfusa” (insieme
di aromi e ortaggi ecc. ecc.) la miscelavano con il sangue degli animali
e insaccato il tutto come fossero salami, usando le loro interiora li
“tempravano” ossia li immergevano per un breve periodo di
cottura in un recipiente di acqua bollente, e repentinamente raffreddati
in acqua fresca.
Così trattati i budin venivano poi esportati nei paesi vicini da
alcuni Sanganesi che girando a piedi per le campagne, vendevano “la
fricassà ossia tre budin en poc et tripa e na branca et sautisetta”
il tutto presentato su alcune foglie di fico.
Mario Matta e Martini Francesco
Così i Sanganesi si meritarono
il glorioso appellativo di
"Budinè"
www 1980
www
inizio ufficiale del carnevale
NEL CORSO DELLA PIÙ NOTA TRADIZIONE SANGANESE LA POLISPORTIVA
PREPARA UN CARRO ALLEGORICO INTITOLATO
“’IL BÜDINE’ E LA BÜDINERA”
L’ALLESTIMENTO DEL CARRO ED I COSTUMI CLASSICI
SONO COMPITO ED A COMPLETO CARICO DELLA POLISPORTIVA
CHIEDIAMO LA VOSTRA PARTECIPAZIONE PER CALARE I PERSONAGGI CHE SEGUONO
IL CARRO NELLA PASSEGGIATA CITTADINA IN PROGRAMMA IL:
17 FEBBRAIO 1980
NON OCCORRONO COSTUMI PARTICOLARI, I PERSONAGGI AL SEGUITO
POTRANNO RAPPRESENTARE GLI ABITANTI DEL PAESE DI QUEL TEMPO, VALE A DIRE
CONTADINI SOPRATTUTTO E PERSONAGGI CLASSICI DEL PAESE AD ESEMPIO IL FARMACISTA,
LA GUARDIA FORESTALE, LA GUARDIA MUNICIPALE, IL MACELLAIO E COSI VIA
IL PRESENTE MANIFESTO.….ED HA L’INTENTO DI AVVERTIRE PER TEMPO
TUTTI COLORO CHE VOGLIONO PARTECIPARE SIA PER PREPARARE UN SEMPLICE ABBIGLIAMENTO
SIA PER…..CONFERMA IN QUESTO MODO:
……E DARE LA PROPRIA ADESIONE A QUALSIASI CONSIGLIERE DELLA
POLISPORTIVA
ATTENZIONE – SE I TEMPI DI REALIZZAZIONE LO CONSENTONO È
INTENZIONE PARTECIPARE ANCHE ALLA SFILATA DI GIAVENO IN PROGRAMMA DOMENICA
10-2-1980 A CUI SIAMO STATI INVITATI DALLA COMUNITÀ VAL SANGONE
(tratto dal volantino del manifesto)
Mario e Rita
M. Antonietta, Mario Adriano, Rita e Alberto
Dario, Angelo, Mario e Rita
Il discorso del Budinè davanti alle scuole
I Budinè con il seguito, alla guida del trattore Bernardi Secondo
Gruppo cucina
Preparazione della polenta con spezzatino, salsiccia e budin
in trasferta con il seguito mascherato
Maritè
www 1981www
Mario e Anna
www 1982 www
Franco e Anna
www in visita dai nonni www
Vincenzo e Luigia
Chiaffredo e Maria
Lorenzo classe 1894 e Rosina classe 1901
Cianin e Maria
www 1983 www
Claudio e Maritè
In Comune con il Sindaco Aldo Maritano per la consegna delle chiavi
in visita dai nonni
Luigia classe 1912 e Vincenzo classe 1908
Camilla e Giuseppe Regione Micheletti
Cianin e Maria Regione Micheletti
Chiaffredo e Maria
Ginota e Olimpia
Anna
Albina classe 1905
Martini Francesco classe 1910 con la moglie Antonia
Ginota e Cesarina
Georgette e Guido
Chiarbonello Costantino classe 1901 e Valfre Felicina classe 1903
La sig.ra Prassede al centro seduta classe 1893
Andruetto Giacomo classe 1906
in visita alle scuole
In visita al macello di Rinaldo e Anna veri "Budinè"
Maritè e Claudio
Claudio e Fabio
al campo sportivo Maritè Claudio e i budinot
La sfilata a Sangano sotto la neve Maritè e Claudio
Il discorso del Budine
Sfilata a Piossasco anno 1983
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Maria Teresa Pasquero Andruetto