Unione dei Comuni di
Sangano e Bruino
17 marzo 1957
31 marzo 1928 (a. VI)
Ill. Sig. Prefetto di Torino
Ritengo che l’unione dei Comuni di Bruino e Sangano
possa aver luogo incondizionatamente ossia senza distinzione delle rendite,
delle passività e delle spese; a ciò pei seguenti motivi:
A Sangano la maggior rendita patrimoniale e data dal taglio dei boschi cedui
(si dice di bosco o pianta soggetti a taglio periodico) cui il comune è
proprietario per una superficie di ettari 57,15.58 - pari a giornate 150 circa.
Il valore capitale dei terreni suddetti all’esenzione ed al numero degli
abitanti dei due Comuni. Sangano ha 443 abitanti ed un’estensione di
ettari 675. Bruino ha abitanti 783 - ed un’estensione di ettari ? (non
menzionata) (il valore dei beni patrimoniali di Sangano terreni e fabbricati
si calcola di lire 290 mila Bruino di lire 390) Sangano non ha debiti di sorta
cosa che può dirsi anche per Bruino. Le spese attuali di entrambi i
Comuni sono proporzionali – perché sia Sangano che Bruino, hanno
medico, ostetrica, veterinario – in consorzio con altri Comuni –
Sangano ha un messo Comunale e Guardia Campestre, un prataiolo–cantoniere,
un campanaro–seppellitore.
Sangano ha una sola maestra con tre classi mentre a Bruino vi sono tre mastre
con quattro classi; ma data la breve distanza fra i due Comuni non torna scomodo
a ragazzi portarsi alla scuola di Bruino, per frequentare la quarta.
Entrambi i Comuni hanno necessità di ampliare i propri cimiteri perché
quelli esistenti sono inadatti, la costruzione di un unico cimitero sarebbe
la risoluzione più economica e più pratica.
Tutti e due i Comuni mancano di acqua potabile ed un’unica risoluzione
dell’importante problema pure sarebbe conveniente.
A Sangano l’illuminazione pubblica è sufficiente ai bisogni,
e così si crede per Bruino.
Lo sviluppo delle strade Comunali è in entrambi i Comuni proporzionato
all’estensione dei territori, e la loro manutenzione pressoché
uguale. Sia Sangano che Bruino hanno una propria bealera che deriva acqua
dal Torrente Sangone per l’irrigazione di prati. La gestione di tale
bealera e relativa irrigazione viene fatta da Sangano con ruoli speciali e
fa parte nel bilancio Comunale nella contabilità speciali, solo a questo
riguardo si desidera vi sia distinzione di contabilità, cosa che potrà
farsi coll’invitare gli interessati a costituirsi in consorzio, coll’amministrarsi
separatamente le rispettive bealere.
Il nuovo Comune seguiterà nelle contabilità speciali le singole
entrate e uscite.
Concludendo ritengo non vi siano ragioni in base alle quali l’unione
del Comune di Sangano e quello di Bruino debba aver luogo mediante separazione
delle rendite e passività, unica eccezione e quella fatta per la gestione
della bealera irrigatoria, essendovi per le due bealere differenza di presa
e durata d’acqua, nonché patti contrattuali con privati che non
permetterebbero la fusione.
In fede ossequia il Podestà
www—www— * www * —www— * www * —www—www
risposta alla lettera 24 marzo 1928
6 aprile 1928
Ill.mo Sig. Prefetto
Unione dei Comuni Bruino Sangano
In riscontro alla nota della S.V. Ill.ma esprimo il mio più
vivo compiacimento non che quello delle popolazioni di Bruino e Sangano per
la riunione in un unico Comune con Capoluogo Bruino.
L’unione dei due Comuni non da luogo a difficoltà e si ritiene
possa aver luogo incondizionalmente ossia senza distinzione delle rendite
e ciò per i seguenti motivi
I patrimoni dei due Comuni sono proporzionati alle superfici e popolazioni
e le condizioni finanziarie sono buone e bastevoli alle attuali esigenze.
Bruino abitanti 783 possiede circa 150 giornate circa di terreni a cultura
varia con un patrimonio di circa 400.000 lire.
Sangano abitanti 443 ah un patrimonio di 200.000 lire comprendenti 286 giornate
di boschi. Per entrambi i paesi è approvata da Codesta R. Prefettura,
l’alienazione di detti beni perché poco redditizi. I due Comuni
entrambi agricoli hanno gli stessi interessi e le stesse esigenze. Provvedono
all’irrigazione di parte mediante due canali derivanti dal Sangone,
in parte dal Consorzio Irriguo delle Gerbole di Rivalta. Uniti da tranvia
distano soltanto poco più di un km. In entrambi i paesi necessita ampliare
i cimiteri o meglio costruirli in luogo più adatto, perché quelli
esistenti trovansi entro l’abitato, a ciò si provvederà
costruendo un unico cimitero in località conveniente.
L’unione inoltre permetterà di estendere l’insegnamento
scolastico alle 4 e 5 elementare di Bruino anche a Sangano, dove attualmente
vi è una sola scuola mista con una unica insegnante.
I due paesi hanno in consorzio con altri Comuni i servizi sanitari. L’unione
unificherà detti servizi con una riduzione di spese, Sangano ha il
Segretario in consorzio con Villarbasse, mentre a Bruino fa servizio un Segretario
provvisorio fuori organico.
Licenziando questo Segretario si potrà costituire il nuovo Consorzio
Villarbasse Bruino, eliminando così per Bruino un nuovo concorso per
Segretario, ed un licenziamento per il Segretario di Sangano.
Il Segretario del Consorzio Villarbasse Sangano Geometra Colombo Giacomo,
è una persona indicata per coprire la nuova carica è già
pratico della zona di Bruino per aver tempo addietro coadiuvato il padre suo
già Segretario Comunale di Bruino.
Il palazzo Comunale è in grado di accogliere i nuovi archivi e di prestarsi
quale sede della nuova amministrazione.
Inoltre avere nei due Comuni un solo Podestà facilita il compito della
fusione senza controversie e senza eventuale spirito campanilistico, che però
non esiste nei due paesi.
Con questo credo di aver esaurientemente risposto alla richiesta di Codesta
R. Prefettura e dichiaro non esservi dati importanti che possano ostacolare
il passaggio incondizionato del Comune di Sangano in quello di Bruino.
Con ossequio il Podestà
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Li 22 maggio 1928
(anno VI)
Signor Bonassi Giovanni Podestà di Bruino
Trasmetto il mio decreto in data odierna col quale la S.V.
è nominata Commissario Prefettizio del nuovo Comune di Bruino e Sangano.
Pregasi comunicare il giorno in cui verrà assunto il nuovo ufficio.
Il Prefetto De Vita
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Il Prefetto della Provincia di Torino
Visto il Decreto 1 marzo 1928 n. 541, con cui i Comuni di
Bruino e Sangano sono riuniti in un unico Comune denominato Bruino;
Atteso che detto provvedimento diventa esecutivo quindici giorni dopo la sua
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e cessando di avere, a tale data la
legale esistenza dei Comuni suddetti occorre sia assicurata la rappresentanza
al nuovo Ente a mezzo di Commissario Prefettizio in attesa della nomina del
Podestà. Atteso che col Decreto su menzionato si dispone altresì
che le condizioni delle unione di detti Comuni saranno determinate dal Prefetto
sentita la Giunta Provinciale Amministrativa.
Vista la legge Comunale e Provinciale ed il relativo regolamento.
Decreta:
Il Signor Bonassi Giovanni è nominato Commissario
Prefettizio col compito di dare esecuzione al su richiamato Decreto 1 marzo
e di provvedere all’Amministrazione provvisoria del nuovo Ente denominato.
Torino 22 maggio 1928 anno VI
Il Prefetto De Vita
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Capoluogo Bruino - frazione Sangano
VIII Censimento Generale della popolazione - 21 aprile 1936 XIV
Bruino 716 — Sangano 419 = 1135
Archivio Comune Bruino
fasc. 3 ricostituzione del Comune di Sangano
Elaborazione propria tratta da documenti depositati presso l’archivio
comunale.
Da venticinque anni Sangano aspetta di ritornare Comune
Storia del ridente centro, a pochi chilometri da Torino, che
perdette l'autonomia per colpa del fascismo nel 1928
Un palazzo civico senza Sindaco e una richiesta degli abitanti in nome dei
loro Caduti per la Patria.
Il piccolo centro di Sangano, a venti chilometri da Torino,
sulla strada per Trana, fa parlare di sè; non con petulanza o alterigia,
ma — secondo le buone regole della democrazia — interessando del
suo caso, con un documentatissimo memoriale, le più importanti personalità
della provincia.
La storia di Sangano è in poche parole questa: florido Comune per ricchezza
di terre, di boschi e di laboriosità, fino al 20 settembre 1928, la
sua autonomia fu da quella data soppressa dal fascismo che lo aggregò
al vicino Comune di Bruino. Ma ora esiste una legge che prevede la ricostiuzione
dei Comuni cancellati dal fascismo, perciò i sanganesi si danno da
fare: circa in anno fa hanno inviato un esposto al Prefetto, e in attesa di
veder accolte le loro richieste non mancano, come abbiamo detto, di esporre
il loro caso alle autorità; un memoriale è stato infatti inviato
in questi giorni anche al comandante del Territorio militare, gen. Pialorsi.
Promotori dell'azione sono il parroco, don Giovanni Gioana; il Vice Sindaco
di Bruino, sig. Giovanni Accastello, proprietario della « trattoria
della stazione » di Sangano e presidente della locale sezione dell'Associazione
combattenti; e il col. Giuseppe Giusiana, al quale va il grande merito di
essere stato il creatore delle fortune agricole sanganesi. Abbiamo trovato
il col. Giusiana nel giardino della sua villa, intento, coi suoi contadini,
ai lavori di primavera (il giardino è vasto come un campo ed erano
appunto pronti i solchi per non sappiamo quale semina) e quando gli abbiamo
esposto il motivo della nostra visita si è rischiarato in viso.
— Perchè abbiamo intrapresa questa azione diretta alla ricostituzione
del Comune? — ci ha detto, quasi meravigliandosi dell'ingenua domanda.
— Ma perchè Sangano ne ha tutti i diritti. In primo luogo sotto
il profilo storico. Senta: fino all'anno 1006 erano signori di Sangano i Vescovi
di Torino, i quali (e più precisamente il vescovo Gezone) cedettero
in quell'anno la signoria all’appena fondata abazia dei SS. Solutore,
Avventore e Ottavio. Lo strumento di cessione del Vescovo in favore degli
abati è riportato nel « Cartario » dell' abazia stampato
nel 1908 dalla Società storica subalpina, dove è anche documentato
come all'insorgere delle popolazioni contro il potere feudale in Italia e
in altri Paesi, i sanganesi si affrancarono dalla sudditanza costituendosi
in libero Comune, al quale l'Abate medesimo fece dono della parte di montagna
detta ancor oggi « Costa dell'olio ». Nel 1598 è podestà
di Sangano, come risulta da un atto notarile stilato il 2 luglio, il notaio
Giovanni Garrone; nel 1684 è stato formato il catasto del Comune, e
inoltre dagli atti d'archivio non risulta esservi stata soluzione di continuità
nell'amministrazione autonoma fino al 20 settembre 1928.
Queste le ragioni storiche esposteci con grande chiarezza prima e documentate
poi dal Colonnello: ma ve ne sono altre, che egli ci vuol far vedere alla
luce del sole accompagnandoci in giro per il paese. E sono: la parrocchia
con annessa casa parrocchiale, il cimitero, la casa comunale, l'asilo infantile
(eretto in Ente morale e diretto da tre suore domenicane) le scuole elementari
con aule ampie, con impianto di riscaldamento e alloggio per le insegnanti,
gli uffici postale e telefonico, il peso pubblico, i pubblici esercizi e le
150 case d'abitazione di cui 25 nuove e 100 rimodernate secondo i dettami
dell'arte edilizia.
E poi ci sono le realizzazioni agricole, la cui produzione è sufficiente
a coprire il fabbisogno alimentare della popolazione (circa 1000 persone,
in costante aumento) realizzazioni che possono essere considerate vere opere
di bonifica terriera, per cui dove un giorno esistevano gerbidi ingombri di
sterpi, ora si vedono campi e vigne, prati e frutteti e boschi e vivai di
piante. In particolare il « Campo San Giorgio » di 10 mila metri
quadrati, trasformato da pietraia in campo redditizio, mercè l’opera
di tutti i sanganesi, perfino dei bambini che nel 1922 vi fecero funzionare
il primo trattore Fiat « 700A ». Il campo, dotato di un'ora d'acqua
d'irrigazione, è stato generosamente donato alla congregazione di carità
per la quale rappresenta un cospicuo patrimonio.
Tutte queste realizzazioni sono elencate anche nell'esposto alla Prefettura,
il quale conclude segnalando che per il rinato Comune, l'onere finanziario
si ridurrebbe — oltre alle normali spese per il servizio sanitario,
idrico e di illuminazione — all'assunzione di un segretario comunale
per due giorni la settimana, di un impiegato e di una guardia; onere cui sarebbe
possibile far fronte, oltreché coll'aliquota stabilita sui tributi
locali, col reddito proveniente dalle 250 giornate (pari a 96 ettari) di bosco
ceduo e da legati Quaretta e Caterina Ramassotti.
L'antica Casa comunale ha sulla sua facciata, due lapidi poste a ricordo dei
13 sanganesi e dei 16 sanganesi d'adozione caduti nella prima e seconda guerra
mondiale; e ne nome di questi « eroi caduti in guerra, che offrirono
la vita sul campo dell'onore per la libertà e l'avvenire della Patria
» i sanganesi invocano l'accoglimento dell'istanza in tesa a restituire
la dignità d Comune al loro paese, or; lontana frazione di Bruino.
d. garb.
Il Popolo Nuovo - 3 aprile 1953
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Sangano: 375 elettori con una sola lista D.C. Se non vota il 50 per cento degli elettori le votazioni non sono valide.
La Stampa – 16 ottobre 1956
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Breve relazione dell’antico Comune di Sangano e la desiderata sua restituzione
Anticamente Sangano era sede di Signoria;
erano signori di Sangano i vescovi di Torino.
L’Abbazia dei SS. Solutore Avventore ed Ottavio di Torino, vedeva allora
eretta, la signoria di Sangano con tutte le sue proprietà e diritti.
Dall’atto di donazione e da altro del 1011 risulta che dalla Signoria
di Sangano, dipendevano altri paesi circostanti, per es. Trana, Bruino e Reano.
(Questi atti sono conservati nell’archivio di Stato di Torino riferiti
nel “Cartario dell’Abbazia dei SS. Solutore Avventore ed Ottavio
di Torino”, stampato a cura della Società Storica Subalpina).
Del Comune non si ha memoria che sia stato staccato da altro comune perché
esistette fin dal principio dell’epoca comunale, passando Sangano direttamente
dall’amministrazione feudale al regime comunale.
Storicamente quindi si fece un torto a Sangano colla soppressione Comune del
3 marzo 1928. Meritava riguardo al Comune più antico, aveva con se
tanti ricordi storici, che fu mantenuto con tenacia anche durante secoli tempestosi,
come quello della rivoluzione francese, che minacciò di sterminio Sangano
e i Sanganesi.
Si fece un torto nella pacifica popolazione di Sangano, orgogliosa dell’antichità
del suo Comune, di cui aveva sempre con passione seguito e vissuto tutte le
vicende, affezionata alle sue istituzioni ed al bene pubblico come al bene
particolare di ognuno.
Il patrimonio del Comune era sufficiente al suo benessere, ed era amministrato
rettamente, in modo che i Sanganesi non erano gravati di innumerevoli tasse.
Non vi era quindi ragione di sopprimerlo, e ciò non sarebbe avvenuto
senza l’avvento del fascismo che nel marzo 1928, lo faceva assorbire
da Bruino, per accontentare gli esponenti della zona, con ciò ottenendo
poterono soddisfare le loro bramosie di grandezza, assorbendo tutte le attività
del comune di Sangano.
Attualmente vi sono ancora in Sangano tutte le condizioni richieste una comoda
esistenza di un comune: il palazzo comunale, due fabbriche per la scuole elementari,
un asilo infantile Ente Morale con casa di proprietà comunale, una
Parrocchia con Chiesa Parrocchiale sufficiente, il cimitero, ufficio postale,
peso pubblico e il molino; vi e pure un considerevole patrimonio in terreni,
sono almeno duecento cinquanta giornate di boschi cedui, den popolati di ceppaie,
il cui reddito bene amministrato, in un piccolo comune, può garantire
il funzionamento, senza bisogno di ricorrere a tasse eccessive a carico degli
amministrati.
Il paese di Sangano è paese eminentemente agricolo, e la sua produzione
cearicola è largamente sufficiente al fabbisogno locale e del suo territorio
hanno sempre fatto parte le frazioni: Prese di Sangano, Micheletti, Barbera,
Regione Aprà e Devesio.
Il locale C.L.N. nella certezza che l’Illustrissimo Sig. Prefetto vorrà
prendere in benevola considerazione la richiesta, riparando in tal modo ad
una ingiustizia del passato regime fascista, le porge i nostri ossequi.
Nicol Domenico, Cantone Costanzo, Bruera Michele e Bernardi Mario
www—www— * www * —www— * www * —www—www
mercoledì 9
maggio 1956
Gazzetta Ufficiale
Decreto del Presidente della Repubblica
16 marzo 1956 n. 340
Ricostituzione del Comune di Sangano in Provincia
di Torino
www—www— * www * —www— * www * —www—www
LEGGI E DECRETI
Decreto del Presidente della Repubblica 16 marzo 1956 n. 340
Archivio Comune Bruino
fasc. 3 ricostituzione del Comune di Sangano
Elaborazione propria tratta da documenti depositati presso l’archivio
comunale.
www—www— * www * —www— * www * —www—www
Sangano
ricostituito il Comune
Con decreto del Presidente della Repubblica in data 16 marzo
1956 n. 340, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 9 maggio
u. s., è stato ricostituito il Comune di Sangano, in provincia di Torino,
con la circoscrizione territoriale preesistente alla data della relativa soppressione.
La notizia è stata appresa con immenso giubilo dalla popolazione di
Sangano che da anni attendeva il compimento della grande aspirazione.
Noi ci uniamo alla gioia dei sanganesi, rallegrandoci della riconquistata
autonomia del Comune, alla cui realizzazìone ha contribuito l'efficace
e costante azione della nostra Organizzazione e particolarmente del suo presidente
on. Stella.
Il Coltivatore Piemontese
Settimanale di agricoltura
sabato 19 maggio 1956 – Torino
Elaborazione propria tratta da documenti depositati presso l’archivio
Coldiretti.
Maria Teresa Pasquero Andruetto