Ai Pianetti
la Polveriera
Interno in cemento armato
particolare
Particolare di un deposito contro la montagna con canale per lo scolo delle acque
Deposito con tetto piano a prato, tutti con dispersore di terra
Dispersore di terra
Interno del finto campanile
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Il finto campanile e il deposito con tetto piano ricoperto dal prato
Deposito n. 15
Particolare
Sullo sfondo dei depositi
Deposito H
Deposito n. 14
Deposito n. 12
Deposito n. 11
Ai lati si notano le protezioni in cemento - deposito n. 8
Deposito n. 3
Deposito n. 2
Postazione per la sentinella
Dall'alto della polveriera
Dall'alto della polveriera
L'area della polveriera
Il passaggio a giugno dopo la bonifica da
parte del Demanio
Al Comune l’intera area della polveriera
Dopo l’acquisizione gratuita a dicembre del corpo di guardia
Entro il prossimo giugno il Comune acquisirà tutta
l'area della ex Polveriera che include anche numerosi fabbricati. All'unanimità
il Consiglio comunale ha espresso parere preliminare favorevole nell'ultima
seduta di giovedì 28 settembre. La decisione fa seguito al trasferimento
gratuito, avvenuto il 30 dicembre scorso, del corpo di guardia da parte
dell'Agenzia del Demanio. L'area chiamata "Depositi" è
già stata oggetto di un precedente accordo tra Comune e Demanio con
la firma di un verbale di consegna anticipata con custodia dell'intero compendio
immobiliare. L'acquisizione vera e propria avverrà soltanto dopo
l'ultimazione dei lavori di bonifica che il Demanio si è impegnato
a realizzare entro il 30 giugno prossimo. Nel 1935 lo Stato espropriò
una vastissima area ai "Pianetti" per costruire una fabbrica per
la produzione di cariche per proiettili. L'area venne scelta perché
si trova in una conca difficilmente localizzabile dall'alto e probabilmente
anche perché era molto vicina a quella che fu la più grande
fabbrica di esplosivo europea: il dinamitificio Nobel di Avigliana. L'attività
lavorativa durò poco. I tedeschi, durante l'occupazione, trasformarono
l'area in modo che apparisse dall'alto, agli occhi dei piloti di eventuali
bombardieri, non come una zona militarizzata, ma come un villaggio di montagna
con tanto di chiesa e campanile e la usarono come deposito di bombe, detonatori
e micce. La Polveriera rimase attiva, e zona militarizzata, fino alla fine
del secolo scorso.
Nei primi anni 2000 il Comune spese 225mila euro per ristrutturare il corpo
di guardia ed utilizzarlo come scuola elementare in quanto si riscontrò
un falso su una perizia. Agnese Ugues, sindaco anche in quel periodo, in
attesa che tutto fosse riverificato e controllato, si prese la responsabilità
di chiudere la scuola e di trasferirla lì. Oggi l'ex corpo di guardia
ospita la comunità per persone diversamente abili "Colibrì",
uno dei servizi socio assistenziali gestito dall'Unione dei Comuni montani
"Val Sangone". L'intera area è destinata dal Piano regolatore
vigente a parchi pubblici e comprensoriali.
L’eco del Chisone mercoledì 3 ottobre 2017
Luca Cerutti