Sangano
Villa Giusiana o Villa Concezione
Giusiana - Bravetta
—La casa di Sangano, bellissimo esemplare del 1700,
è stata oggetto, specialmente in alcune parti, di studi da parte
della facoltà di architettura di Torino.
—Fu rilevata dagli amici Lajolo di Cossano da Sebastiano Giusiana
e dalla consorte Adelaide Nigra, parente di Costantino che fu grande statista
e diplomatico.
—Sebastiano Giusana di nobile e ricca famiglia proveniva da Racconigi.
Lasciò questa cittadina perchè suo padre aveva fatto causa
per confini terrieri all'allora Re Carlo Alberto, perdendo naturalmente
la disputa.
—I Giusiana erano stretti parenti del Marchese Grella, che fu per
un breve tempo Viceré di Sardegna.
—Dal Matrimonio Giusiana - Nigra nacquero undici figli e la casa di
Sangano era la loro residenza estiva.
—Uno dei figli, Giuseppe Maria, colonnello del Nizza Cavalleria, aveva
ideato la "fondazione Vittorio Veneto", donando al paese di Sangano,
per fini sociali ed umanitari, molti terreni.
—Ad inaugurare la fondazione venne un principe di Casa Savoia, S.A.R.
Duca di Pistoia.
—Il Colonnello Giusiana fu valoroso combattente sul Carso nella I°
guerra mondiale, fu ferito meritandosi una medaglia d'argento al valor militare.
—Una figlia, Luigia, sposò lo scrittore Vittorio Emanuele Bravetta,
valente uomo di cultura, figlio dell'Ammiraglio Ettore Bravetta anch'esso
scrittore e storico.
—Dal matrimonio nacque un figlio, Elio, giornalista, scrittore e grande
pubblicitario negli anni '50 - '60, periodo in cui, con l'amico Armando
Testa studiò e produsse le più importanti campagne reclamistiche
del tempo.
—Molti i personaggi famosi che frequentarono la casa: Guido Gozzano,
Pastonchi, Oxilia erano amici della famiglia.
—In anni più vicini Sophia Loren venne per incontrare uno dei
primi collaboratori dei fratelli Lumiere pionieri della cinematografia,
il sig. Filippi Giuseppe
—Nella casa di Sangano passarono anticamente anche i militi di Napoleone
e, per un certo periodo, una parte dell'edificio fu data ad un ordine religioso
a titolo assolutamente gratuito.
—Elio Bravetta volle che la casa si chiamasse Villa Concezione,
per devozione alla Madonna dell'Immacolata Concezione.
—L'ultima solenne occasione di "incontro" di Sangano fu
il 25 aprile 1979 per una cerimonia triste, il funerale del dottor Elio
Bravetta che ebbe la sua camera ardente nella Cappella Privata della casa.
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Il Capitano Giusiana Giuseppe a Sangano
Rosalia, Felicina, Anna e Luigia Giusiana
Sangano 1900
Alla spalle delle Signore si intravede l'antica pedanda in legno sul Sangone
da sinistra: Ramassotto Margherita e Cesarina, sorelle di Maurizio il pioniere
Margherita Ferrero, Luisa e Rosalia Giusiana, Margherita Moriondo e Cesa
Maria
Vittorio Emanuele Bravetta la moglie Luigia Giusiana con il figlio Elio a Sangano
Vittorio Emanuele Bravetta
Scheda bibliografica
Poeta, scrittore e giornalista
1889 - 1965
Esordì giovanissimo in campo letterario e si fece
ben presto apprezzare per la freschezza delle sue poesie e la vivace fantasia
dei suoi romanzi e novelle. Fu allievo di Arturo Graf ed amico di Guido
Gozzano, Pastonchi, Oxilia, e tanti altri letterati del suo tempo che lo
stimarono e gli vollero bene. A Torino, dove nei primi anni del secolo era
stata creata da Ambrosio Canonica ed altri la prima casa cinematografica,
egli ne fu il direttore artistico, ed in quello che fu il periodo aureo
del cinema muto, scrisse più di centocinquanta soggetti.
Fu per molti anni vice direttore del « Secolo XIX » di Genova
e per parecchi anni redattore capo del « Radio Corriere », che
aveva fondato con Gigi Michelotti.
Oltre a numerose raccolte di poesie, quali « La corona del Re»,
«Ho salvato l'amore», «La giostra dei dodici mesi »,
« Il sole dorme », scrisse pure molti romanzi, (più di
settanta), tra i quali è da ricordare: « L'uomo che smarrì
la Croce », « Dio ci salvi dai Mongoli », « Lucullo
», e « Alto mare ». Egli profuse nei suoi libri, la sua
vasta cultura che seppe rendere accessibile a tutti senza mai appesantire
il suo stile chiaro, puro, scorrevole e soprattutto ligio alla più
pura tradizione della lingua letteraria italiana.
Vittorio Emanuele Bravetta si dedicò pure con amore alla letteratura
per ragazzi e dalla sua fertilissima penna uscirono numerosi libri in cui
l'intreccio dovuto a vivida fantasia serve a rendere la lettura piacevole,
ma nello stesso tempo istruttiva, educativa e formativa del carattere.
Tra i volumi di più successo: « La mummia in fondo al mare
», « Il bimbo che si svegliò gigante », «
Il corsaro del Mediterraneo », « Le Repubbliche del mare »,
« Il grande Riccardo », « Il mare dei notturni »,
« Quando il mare faceva paura ».
Fu anche direttore di una collana edita da Paravia, « I condottieri
», per la quale scrisse « Giovanni dalle Bande Nere »
e « Muzio Attendolo Sforza ».
Per la Casa Editrice « Ave » diresse la collana « Biografie
di capolavori » e scrisse per essa « Il Cantico del Sole di
San Francesco d'Assisi ».
Collaborò assiduamente ai principali quotidiani e periodici. Combattente
sul Grappa nella prima guerra mondiale, ne divenne, come disse il Maresciallo
Giardino, il poeta; scrisse infatti il poema intitolato « Il fanciullo
del Grappa » e « La canzone della Battaglia », pubblicata
sul Bollettino che veniva distribuito alle truppe.
Era in piena attività creativa: quando la morte lo carpì improvvisamente
nel dicembre 1965, stava completando il romanzo, « Io sono mia madre
», che uscirà postumo. Vittorio Emanuele Bravetta ci ha lasciato
numerose opere inedite tra i quali sono degni di speciale considerazione
per la vivacità e l'attualità della impostazione, molti lavori
teatrali ed atti unici.
Discorso detto a Milano del dott. cav. V. E. Bravetta nell’Aula
Magna del Liceo Beccaria,
il giorno 27 febbraio 1920, per invito del Touring Club Italiano (Tourismo
Scolastico)
Museo Nazionale
del Cinema
Notiziario N. 28-29-30
Vittorio Emanuele Bravetta, romanziere e poeta (Livorno 1 dicembre 1889 - Roma 1965) fu soggettista e sceneggiatore in varie case cinematografiche torinesi: Ambrosio, Leonardo, Edison, Latina Ars, Ars et Labor, Padus, Edizione Films d'Arte B. Guidetti Conti, e per la Fiorini Film. Questa, fondata a Torino nel 1919 da Arturo Fiorini, fu presentata nella « Rivista cinematografica » del gennaio 1920:
« Ecco una giovane Casa che procede sicura per il
cammino che si è proposto e svolge un vasto programma di serio lavoro
della chiara e precisa visione di ciò che vuole. In pochi mesi di
vita ha fatto quanto altre non riescono a fare in molt'anni. Redde rationem,
dramma di avventure ideato e messo in scena da Arturo Fiorini ed interpretato
da Eugenio Vecchioni e Bianca de Fleury, oltre che da Luigi Danese, Gioacchino
Carrasco; ed un altro film è in preparazione: Sacrificio invisibile,
spettacoloso dramma di avventure tratta da una novella di Vittorio Emanuele
Bravetta, per le esecuzione del quale una troupe partirà per l'Africa
centrale, ove girerà scene di importanza e ardimento eccezionali.
« Intanto Arturo Fiorini ha scritturato di questi giorni Alfredo Boccolini,
Galaor, l'attore atleta e Mario Roncoroni, il valentissimo metteur en scène,
usciti dalla casa Ambrosio, i cui nomi costituiscono un binomio di grande
valore e sono troppo noti per essere illustrati. Anche il rinomato scrittore
V. E. Bravetta, pure uscito dalla casa Ambrosio, è passato con la
Fiorini Film che si può fin d'ora considerare tra le migliori marche
». L'annunzio fu ripubblicato in lingua inglese, e pochi mesi dopo
la stessa « Rivista cinematografica » segnalava che la Fiorini
Film, lasciati i teatri di posa della " Delta " in Via Balangero
336, si era trasferita in quelli più ampi della "Savoia films"
in Via Asti 20: « Redde rationem è pronto per la vendita e
stanno finendo le lavorazioni di Sacrificio invisibile e Il gigante il serpente
e la formica della serie Bravetta-Roncoroni ».
Film di Vittorio Emanuele Bravetta
I Promessi sposi a fumetti girato a Villa Giusiana
....ciò che c'era da godere o da portar via, spariva; il rimanente lo distruggevano o lo rovinavano;....
....Don Abbondio, arrampicandosi alla sella,....
Gruppo famigliare Giusiana-Bravetta in compagnia della famiglia dei custodi
Famiglia Giusiana-Bravetta nel viale
Da sinistra il Capitano Giusiana Giuseppe con Gallo Gioacchino anno 1925
Interno Villa Giusiana:
Luisa, Annetta e Felicina Giusiana - Sincero, Giuliana, Rosalia e Carolina
- anno 1925 circa
Da sinistra il Capitano Giusiana Giuseppe con Gallo Gioacchino e Don Gioana G.B. anno 1924
Il Capitano Giusiana Giuseppe con il Sindaco Gallo Gioacchino anno 1924
S.A.R. Il Principe Filiberto Ludovico Duca di Pistoia inaugura il
Campo San Giorgio, a destra il Coll. Giuseppe Giusiana anno 1924
Sig. Girad Orvaldo Sangano
Provvista di sei bottiglie di vino tokai a £. 5 cadauna da servire
nel
ricevimento di S.A.R. il Duca di Pistoia 10 agosto 1924
Alle signorine Anna e Felicina Giusiana Villa Giusiana - viaggiata 1943
Villa Giusiana - viaggiata 1918
Piemont Juvénat St. Josep
Villa Giusiana - viaggiata 1956
Villa Concezione - viaggiata 1958
Elio Bravetta volle che la casa si chiamasse Villa Concezione,
per devozione alla Madonna dell'Immacolata Concezione.
Villa Giusiana o Concezione - viaggiata 1967
la Villa oggi
Particolare della Madonnina sul tetto
I FRATELLI SENZA AMORE
Di Elio Bravetta
Alla gentile Sig.ra Quagliotti che mi ha insegnato, da bimbo,
a conoscere la bellezza della nostra lingua, con sincera simpatia
Al mio zio materno
Giuseppe Maria Giusiana
Eroe di guerra, Apostolo di pace
Che m’insegnò ad amare
I fratelli senza amore
Finito di stampare oggi 13 di luglio mille novecentotrentuno
nelle officine tipografiche della Società Anonima Rotostampa in Torino
Maria Teresa Pasquero Andruetto