Pietraborga
Omaggio
a
Gesu Risorto
i Parrocchiani
di Sangano e Trana
martedì XXV
settembre MDCCCC
16 ottobre 1960
Angelo-Gianni-Piero-Renato
San Bernardino
1 ottobre 1978
Italo-Silvio-Angelo-Gallo-Guido-Marcello-Adriano-Maura
Roberto-Carla-Jucci-Arlette-M.Teresa-Daniela-Silvio
21 ottobre 1997
Angelo-Gianni-Adriano-Sergio-Renato-Romano
Restauro
A.D. 2000
Nel primo centenario
l ’A.I.B.
di Trana
e gli amici restaurarono
wrwrwrwrwrwrwrwrw
Peraborga - la Cros
La Croce restaurata maggio 2012
Gli amici Piero e Filippo, che mi avevano dato un valido
aiuto per il trasporto dei pesanti materiali occorrenti al restauro del pilone
di Pera Luvera, mi incontrano, un giorno del passato gennaio, e mi dicono:
ora, che hai sistemato " Pera Luvera, perchè non fai altrettanto
con Pietra Borga?" Confesso che io,lì per lì,sono caduto
dalle nuvole anche perchè non avevo un ricordo recente della situazione
e, ripensando all'ultima volta che ero andato sul posto,mi pareva che la croce
svettante sulla sommità del monte,fosse ben salda sul suo basamento
e non necessitasse di alcun intervento. Vista però l'insistenza sicura
degli amici, prometto loro di recarmici senz'altro.
Avviene così, che qualche giorno dopo, cambio la meta della mia passeggiata
e mi reco a "Pietra Borga". Purtroppo ho dovuto dare piena ragione
ai miei amici e progettare una seconda gita armato di carta, penna e metro
per rilevare le misure necessarie e quantificare il materiale. Lo sportello,
in compensato di legno, che chiudeva la piccola nicchia era rotto in più
punti e corroso dalle intemperie, la nicchia stessa presentava internamente
un grosso buco, eletto a tana calda e asciutta da una lucertolina, e lo spigolo
destro si stava staccando dal basamento.
A questo punto contattai Piero e Filippo per dire loro che mi sarei occupato
io dello sportello e delle opere murarie in cemento, mentre lasciavo loro
la tinteggiatura e l’incombenza di aiutarmi nel trasporto dei materiali:acqua,
sabbia, cemento e attrezzi vari.
Non volendo più fare lo sportello in legno perchè troppo esposto
alle intemperie, pensai di utilizzare una lastra azzurra di policarbonato
alveolato che era in mio possesso: la larghezza era un po' scarsa, ma io pensavo
di compensarla con il prolungare le zone dove si innestavano i cardini. Fatto
questo, armati di buona volontà, decidiamo la data dell'intervento
e, il pomeriggio fissato, (alquanto nuvoloso) siamo giunti in auto fino a
Pratovigero e di li carichi come tre muletti, siamo giunti alla meta dopo
una camminata di un'abbondante mezzora.
Ci siamo subito dedicati ai lavori più grossi usando tutto il cemento
e la sabbia che avevamo portato e sostituendo lo sportellino, ma già
mentre procedevamo nei lavoraci siamo resi conto che, per fare un lavoro "decente",
il materiale non bastava ed inoltre lo sportello non chiudeva perfettamente
il vano contenente il libro per le firme ed una statuetta della Madonna.
Di comune accordo,abbiamo deciso di tornare un'altra volta, approfittando
dell’occasione per fare un pic-nik.
Un giorno,di buon mattino, approfittando di un po' di sole tra una pioggia
e l'altra, la "spedizione" è partita con altro materiale,
un nuovo sportello e panini al seguito. Mentre io stuccavo con il cemento
le ultime sottili crepe, gli amici Piero e Filippo piazzavano lo sportello
ed imbiancavano il basamento con la miglior vernice al quarzo per esterni
affinchè resistesse il più a lungo possibile agli attacchi degli
agenti atmosferici. Verso sera, contemplato il lavoro finito e fatto qualche
foto a ricordo, stanchi, ma soddisfatti, siamo tornati a valle.
Demichelis Piercarlo
La Croce finita
wrwrwrwrwrwrwrwrw
Peraborga
Anche ti 't ses 'n simbol
dël nòst pais,
rochere ripide
da travërse,
pien-e dë spin-e
ch'at lasso nen passè,
cite òasi
trames fossaj d'eva anfià,
ni 'd vipere e cinghiaj.
A dispet ëd sò
aspet sever,
a sò temp,
a nasso narcis bianch
e peònie
ch'a fan si
che soa dura aspréssa
a s'andosissa
con ël candor
ëd bele fior.
Pietraborga
Anche tu sei un simbolo
del nostro paese,
pietraie ripide
da traversare,
irte di spine
che impediscono il passaggio:
piccole oasi
tra fossi di acqua sporca,
nidi di vipere e cinghiali.
A dispetto del suo
severo aspetto,
a tempo debito,
nascono candidi narcisi
e peonie
che fanno si
che la sua dura asprezza
si addolcisca
con il candore
di bei fiori.
( avril 2005 )
Dal libro:
ël profum ëd mila fior
Guglielmo Bergero
Associazione culturale “ ’L SALOT ”
Maria Teresa Pasquero Andruetto