Sangano
L'Asilo Valfredo
C'era una volta l'asilo con le Suore
Sorse per volontà di Giuseppe Valfredo nel
1869, dotato di una rendita costituita da tutti i suoi beni. Il patrimonio
lasciato dal Valfredo consisteva in una casa con orto (casa Valfredo tra Devesio
e il Sangone, affittata dopo la morte del proprietario a Turina Bartolomeo),
un molino a Villarbasse (molino dell'Avenat) che fu ceduto in affitto al mugnaio
Giuseppe Boeris a 250 lire annue, e un capitale di 4000 lire. Secondo le disposizioni
testamentarie, il parroco avrebbe dovuto amministrarlo, nominare la maestra
d'asilo e dare le disposizioni per le attività didattiche ed educative.
Il reddito era di 500 lire annue: 250 dell'affitto del molino, 20 lire la
rendita della casa, 243 lire il capitale impiegato sul debito pubblico; il
molino fu poi venduto all'incanto ai Cucca Mistrot. Il parroco don Francesco
Magnetti prese la decisione di erigere l'Asilo in ente morale, incontrando
una fiera opposizione della quale riferì in una relazione densa di
sottolineature polemiche e anche piuttosto contorta, che riportiamo:
Si voleva da uno *** [il segno sottintende il nome dell'oppositore che
non compare nella relazione] che contrariamente alla disposizione del testatario
la nomina della maestra appartenesse alla comunità epperò a
quegli che sapesse imporsi ai comunisti [i membri del consiglio comunale]
siccome succede sempre nei paesi piccoli e sperando questi fosse di poca religione,
o per far dispetto al parroco nominare una di quelle maestre che non convengono
né punto né poco perché mondane o spensierate e incapaci
però di far scuola con un qualche profitto per la religione cattolica
cristiana, od almeno a profitto della stessa morale.
Si voleva ancora che la rendita fosse in mano all'amministrazione dell'asilo,
ossia consiglio che devesi nominare dalla comunità stessa e questo
è quello che desiderava più di tutto quel uno di cui sopra,
perché piace metter le mani su tutto. Giacché è cosa
certa che nei piccoli comuni, il consiglio comunale ben considerato nelle
sue deliberazioni, è nient'altro che le deliberazioni, il pensiero
di uno solo il quale fa dire tutto come a lui piace, e s'impone su tutti:
ed in quell'epoca, cioè 1878-1879 vi era appunto uno di questi tali;
costui fece di tutto perché fosse manomesso il testamento Valfredo:
perché fece parlare, scrisse, fece scrivere, obbligò fin anche
il consiglio a fare un ordinato... [omissis]... onde vedere se poteva far
devolvere al consiglio non solo il patrimonio... ma fin la nomina della maestra
dell'asilo. Per il fatto di tali maneggi... [omissis]... l'erezione legale
dell'asilo ossia il decreto reale non si potè avere che il 20 novembre
1879... [omissis]... La scuola privata fu aperta fin dal 1869 in un ambiente
della casa vecchia comunale e colà vi fu continuata.
La maestra scelta dal parroco fu Anna Gallo, che percepiva 21 lire al mese
e una cifra variabile mensile dalle 2 alle 6 lire per derrate alimentari.
Tra le uscite dell'amministrazione dell'asilo troviamo nei bilanci mensili
un importo che varia dalle 8,70-12,15-17 lire a Levrino Lorenzo per fornitura
di derrate alimentari.
Nell'anno 1878-79 il bilancio registrava 547 lire e 30 centesimi di entrate
e lire 532 e 62 centesimi di spese (lire 209 per l'insegnante, lire 162,50
per derrate alimentari, lire 18,90 per acquisto di legna, lire 142,22 per
spese varie). Le entrate erano costituite dal reddito del lascito Valfredo
(513 lire) e da un "miserevole esatto da alunni non poveri" di 34
lire e 30 centesimi, nel quale era compreso anche il ricavato dalla vendita
di foglie di gelso.
Nel 1884 "la casa dell'Asilo" lasciata dal Valfredo fu posta all'incanto
e venduta per 900 lire a Lorenzo Levrino; l'opposizione, che nel 1879 aveva
avuto solo parziale successo, si fece più aggressiva.
Il sindaco Ramassotto comunicò all'amministrazione dell'Asilo che,
avendo questa venduto la casa lasciata dal Valfredo, non aveva più
diritto che la comunità concedesse dei locali per ospitarlo. Così
si dovette lasciare la casa vecchia del Comune che fin dal 1869 era stata
data come sede per l'opera benefica. Fu affittata perciò una camera
per due mesi da Giuseppe Barbera, per deporvi gli utensili: i banchi, le stoviglie
(spesa: 21 lire e 5 centesimi per l'affitto e lire 95 per restaurare la sala
che era servita alla scuola).
Il teologo Magnetti annota che nel 1884 il consiglio stesso, "invitato
dal prefetto a dire se conveniva al parroco amministratore di vendere quella
casa, unanime rispondeva affermativamente, dunque se si vendette quella casa,
fu dietro approvazione del Consiglio Comunale".
Il parroco fece poi un contratto col conte Edoardo Schiari-Riccardi per la
compera della casa detta "delle lame" acquistata poi per 852 lire
e 50 centesimi nel 1888. La casa l'anno seguente fu ampliata con una spesa
di 1741 lire e 60 centesimi.
È interessante constatare tra le prime spese del 1877, 21 lire e 90
centesimi per acquisto di sillabari, segno che l'ente si prefiggeva di essere
scuola preparatoria.
Sangano, dedicando una via a Giuseppe Valfredo, ricorda il benefattore e l'uomo
che, avendo rinunciato a costruirsi una famiglia, si prodigò nelle
molteplici forme di impegno religioso e civile. Fu cantore in chiesa, assiduo
alle funzioni religiose nei giorni festivi e feriali, più volte priore
delle compagnie parrocchiali (troviamo la sua firma anche nella convenzione
col pittore Brusa per la decorazione della chiesa, come sottopriore della
Compagnia del Rosario), membro della Congregazione di Carità e suo
segretario almeno dal 1841 al 1850, conciliatore, consigliere municipale e
infine sindaco e sottopriore.
Nel 1890 troviamo come insegnante all'Asilo Anna Barbera con stipendio
di 275 lire l'anno, portato in seguito a 350 lire e con assegno anche per
servizio di cucina; nel 1917 prestava servizio come cuoca Teresa Fornero,
nel 1918 Virginia Andruetto, nel 1919 Giuseppina Quagliotti
come inserviente di cucina. La gente aiutava generosamente, integrando i contributi
che versavano “i non poveri” e le offerte mensili dei bambini,
che ancora nel 1923 erano molto basse (troviamo un'offerta mensile dei bambini
di lire 4); i presidenti teologo Magnetti e don Gho provvidero con dei lasciti:
il primo, il ricavato che sarebbe stato ottenuto alla sua morte dalla vendita
dei suoi mobili di casa, che risultò poi di lire 1785,80; il secondo
lasciando una casa che divenne la sede dell'Asilo nel 1916.
Si escogitavano forme di aiuto di ogni genere: vendita di mele (a lire 2,50
- 1,50 - 2 al chilogrammo, secondo la qualità, nel 1923), di insalata,
di uva, di fieno, di cipolle, di patate, di oggetti all'incanto. Troviamo
perfino, nel 1924, la vendita di oggetti ai negozi e di cartoline alla rivenditrice
(va' a immaginare che cosa non escogita lo zelo di chi vuol indulti a compier
opere buone tuo malgrado!), le forme tradizionali dei banchi di beneficenza,
le recite, un trattenimento cinematografico dal 14 al 16 agosto 1921.
Nelle uscite del bilancio 1924 compare per la prima volta la voce "stipendio
alle suore", che era di lire 666,70 al quadrimestre, senza peraltro che
sia specificato quante erano. Con le suore cominciò a funzionare un
laboratorio femminile.
La Riforma Gentile del 1923 inserì gli asili nella sfera della scuola
elementare trasformalidoli in scuola preparatoria, lasciando quelli privati
ai privati o ad altri enti; come vedemmo l'Asilo Valfredo era già nato
come scuola preparatoria.
Anche dopo la costruzione della nuova Scuola Materna statale, l'Asilo Valfredo
continua a perseguire le sue finalità educative con l'aiuto di benefattori
e coi contributi dell'amministrazione comunale, che l'ha dotata anche di un'area
di parcheggio su un terreno a fianco dell'edificio gratuitamente messo a disposizione
dalla famiglia Costa di Villarbasse.
Dal libro:
Storia di Sangano e della sua gente
Giuseppe Massa - Maria Teresa Pasquero Andruetto
Lazzaretti Editore, 1996.
MMCCCXCII serie 2°
REGIO DECRETO che erige in corpo morale l'asilo infantile
di Sangano (Torino), e ne approva lo statuto 20 novembre 1879
(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 22 gennaio 1880 n. 17)
UMBERTO I
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA
Sulla proposta del nostro ministro segretario di Stato per
gli affari dell'interno;
Vista la domanda del teologo Francesco Magnelli, attuale parroco prò
tempore del comune di Sangano (Torino), diretta ad ottenere; prima, la erezione
in corpo morale della scuola infantile pei fanciulli e fanciulle del detto
comune; secondo, l'autorizzazione ad accettare il lascito disposto a tale
intento dal fu Giuseppe VaIfredo con testamento olografo in data 18 marzo
1877; terzo, l'approvazione dello statuto organico relativo.
Visto il predetto testamento olografo pubblicato in atti del notaio Gian Battista
Dovis, residente ad Orbassano;
Visto lo statuto organico dell'asilo presentato alla nostra approvazione dal
parroco amministratore;
Vista la deliberazione 19 novembre 1877 della deputazione provinciale di Torino;
Viste le leggi del 5 giugno 1850 sulla capacità di acquistare dei corpi
morali e del 3 agosto 1862 sulle opere pie; Udito il parere del consiglio
di Stato;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Art. I.
La scuola od asilo infantile del comune di Sangano, è costituito in corpo morale.
Art. 2.
Il parroco prò tempore, amministratore e direttore del detto asilo, è autorizzato ad accettare per conto del medesimo il lascito disposto dal fu Giuseppe Valfredo col testamento succitato.
Art. 3.
È approvato lo statuto organico dell'asilo, portante
la data del 31 agosto 1879 composto di tredici articoli, e sottoscritti d'ordine
nostro dal ministro dell'interno.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto
nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando
a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma addi 20 novembre 1879.
UMBERTO
Registrato alla Corte dei conti addi 17 dicembre 1879
Reg. 104 Atti del Governo a f 60. Ayres.
Luogo del Sigillo. V. Il guardia sigilli Vare'
T. VILLA
Casa Gallo anno 1904-1905
I bimbi dell'asilo con la divisa, da sinistra la maestra Baudino, Don Gho Luigi e la cuoca dell'asilo - anno 1914
Suor Lorenzina e Guglielmina anno 1948
Turina Teresina-Maletto Giuseppe-Montanaro Luigi-Gino Giovanni
Spesso Angelo-Levrino Maria Teresa-Aghemo Giuseppina-Ferro Rosina
Santiano Corinna-Barbero Angiolina-Gurlino Elsa-Ferro Giovanni
Gino Rina-Bonino Alessandro-Maletto Giovanni-Santiano Carlo
Gianni e Fiorella - recita anno 1951
anno 1929
il pranzo all'asilo - anno 1952
il pranzo all'asilo - anno 1952
il pranzo all'asilo - anno 1952
interno dell'asilo Valfredo
I cinquant'anni di Don Gioana G. B. nel cortile dell'asilo Valfredo - anno 1928
Valfrè Massima in Bonino-Bonino Amalia di Giovanni-Bonino Luigina
di Giovanni
Lazzero Nicolina di Luigi-avv. Quagliotti Oreste-Quagliotti Benedetto Virginia
maestra
Micheletti Giovanni di Antonio-Bonino Delfino di Giovanni-Andruetto Cesarina
di Michele
Aghemo Giuseppa di Giuseppe-Sincero Margherita-Giusiana Anna-Gilli Caterina
Bonetto Elisabetta in Santiano-Audano Angela in Baronetto-Caroglio Beatrice
Cantone Giuseppe di Costantino-Don Gioana Giovanbattista-Gallo Gioacchino
di Giovanni
Sincero Giuliana di Costante-Sincero Carolina di Costante-avv. Sincero Costante
Ghigo Carlo di Michele-Baronetto Michele di Pietro-Andruetto Antonio di Michele
Gino Teresa di Antonio-Don Ogliara Parroco di Bruino-Verona Fausta di Lorenzo
recita all'asilo 1951-52
recita all'asilo
recita all'asilo
recita all'asilo
Suor Maurilia ei bimbi dell'asilo in processione
Suor Lorenzina S. Guglielmina e S. Maurilia in festa all'asilo
i bimbi con S. Guglielmina Don Gioana e S. Maurilia
interno dell'asilo, con gli occhi bendati e una pertica in mano si doveva
rompere il
sacchetto che poteva contenere un premio, ma anche segatura
Maria Teresa Pasquero Andruetto